Volume 4

Edizione Giuntina
    era di sopra scordato - il conte Ercole Giusti veronese, grande di
    naturale con una roba d'oro indosso, come costumava di portare,
    che è bellissimo ritratto, come si può vedere in casa il conte Giusto
    suo figliuolo.
5   Domenico Moroni, il quale nacque in Verona circa l'anno 1430,
    imparò l'arte della pittura da alcuni che furono discepoli di Stefano
    e dall'opere che egli vide e ritrasse del detto Stefano, di Iacopo Bel-
    lini, di Pisano e d'altri; e per tacere molti quadri ch'e' fece sicondo
    l'uso di que' tempi, che sono ne' monasterî e nelle case di privati,
10   dico ch'egli dipinse a chiaro scuro di terretta verde la facciata d'una
    casa della comunità di Verona sopra la piazza detta de' Signori,
    dove si veggiono molte fregiature et istorie antiche con figure et
    abiti de' tempi adietro molto bene accomodati. Ma il meglio che si
    veggia di man di costui è in San Bernardino il Cristo menato alla
15   croce con moltitudine di gente e di cavalli, che è nel muro sopra
    la capella del Monte della Pietà, dove fece Liberale la tavola del
    Deposto con quegl'Angeli che piangono. Al medesimo fece dipi-
    gnere dentro e fuori la capella che è vicina a questa, con ricchezza
    d'oro e molta spesa, messer Niccolò de' Medici cavaliere, il quale era
20   in que' tempi stimato il maggior ricco di Verona, et il quale spese
    molti danari in altre opere pie sì come quello che era a ciò da natura
    inclinato. Questo gentiluomo, dopo aver molti monasterii e chiese
    edificato, né lasciato quasi luogo in quella città ove non facesse qual-
    che segnalata spesa in onore di Dio, si elesse la sopradetta capella
25   per sua sepoltura, negl'ornamenti della quale si servì di Domenico,
    allora più famoso d'altro pittore in quella città, essendo Liberale a
    Siena. Domenico adunque dipinse nella parte di dentro di questa
    capella miracoli di Santo Antonio da Padoa, a cui è dedicata, e vi
    ritrasse il detto cavaliere in un vecchio raso col capo bianco e senza
30   berretta, con veste lunga d'oro, come costumavano di portare i cava-
    lieri in que' tempi: la quale opera per cosa in fresco è molto
    ben disegnata e condotta. Nella volta poi di fuori, che è tutta messa
    a oro, dipinse in certi tondi i quattro Evangelisti, e nei pilastri dentro
    e fuori fece varie figure di Santi, e fra l'altre Santa Elisabetta del
35   Terzo Ordine di San Francesco, Santa Elena e Santa Caterina, che
    sono figure molto belle, e per disegno, grazia e colorito molto lodate.
    Quest'opera dunque può far fede della virtù di Domenico e della ma-
    gnificenza di quel cavaliere.
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