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anco talora in altri, che più tosto gli dava biasimo, attesoché tutte |
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l'opere accettava e da ognuno l'arra, e poi le finiva quando Dio vo- |
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leva: e se così fece in giovanezza, pensi ogni uomo quello che dovette |
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fare negl'ultimi anni, quando alla sua natural tardità s'aggiunse quel- |
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la che porta seco la vecchiezza. Per lo quale suo modo di fare ebbe |
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spesso con molti degl'impacci e delle noie più che voluto non arebbe; |
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onde mossosi a compassione di lui messer Michele San Michele, |
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se lo tirò in casa in Vinezia e lo trattò come amico e virtuoso. Fi- |
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nalmente richiamato il Moro dai conti Giusti, suoi vecchi padroni, |
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in Verona, si morì appresso di loro nei bellissimi palazzi di Santa |
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Maria in Stella, e fu sepolto nella chiesa di quella villa, essendo ac- |
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compagnato da tutti quegli amorevolissimi signori alla sepoltura, |
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anzi riposto dalle loro proprie mani con affezzione incredibile, aman- |
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dolo essi come padre, sì come quelli che tutti erano nati e cresciuti |
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mentre che egli stava in casa loro. |
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Fu il Moro nella sua giovanezza dèstro e valoroso della persona, |
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e maneggiò benissimo ogni sorte d'arme; fu fedelissimo agl'amici e |
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patroni suoi, et ebbe spirito in tutte le sue azzioni. Ebbe amici par- |
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ticolari messer Michele San Michele architetto, il Danese da Carrara |
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scultore eccellente, et il molto reverendo e dottissimo fra' Marco de' |
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Medici, il quale dopo i suoi studii andava spesso a starsi col Moro |
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per vederlo lavorare e ragionar seco amichevolmente per ricrear |
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l'animo quando era stracco negli studî. |
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Fu discepolo e genero del Moro, avendo egli avuto due figliuole, |
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Battista d'Agnolo, che fu poi detto Battista del Moro, il quale, se |
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bene ebbe che fare un pezzo per l'eredità che gli lasciò molto intri- |
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gata il Moro, ha lavorato nondimeno molte cose che non sono se |
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non ragionevoli. In Verona ha fatto un San Giovan Batista nella |
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chiesa delle monache di San Giuseppo; et a fresco in Santa Eufemia |
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nel tramezzo, sopra l'altare di San Paulo, l'istoria di quel Santo |
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quando, convertito da Cristo, s'appresenta ad Anania: la quale opera, |
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se ben fece essendo giovinetto, è molto lodata. Ai signori conti Ca- |
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nossi dipinse due camere, et in una sala due fregi di battaglie, molto |
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belli e lodati da ognuno. In Vinezia dipinse la facciata d'una casa |
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vicina al Carmine, non molto grande, ma ben molto lodata, dove |
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fece una Vinezia coronata e sedente sopra un lione, insegna di quella |
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Republica. [A] Camillo Trivisano dipinse la facciata della sua casa |
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a Murano, et insieme con Marco suo figliuolo dipinse il cortile di |
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dentro d'istorie di chiaro scuro bellissime; et a concorrenza di Paulo |
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Veronese dipinse nella medesima casa un camerone, che riuscì tanto |