Volume 4

Edizione Giuntina
    figure; e sopra la detta tavola, in un semicirculo grande quanto il
    foro della capella, fece la Trasfigurazione del Signore e gl'Apostoli
    abasso, che furono tenute delle migliori figure che mai facesse. In
    Santa Eufemia alla capella de' Bombardieri fece in una tavola Santa
5   Barbara in aria, e nel mezzo, e da basso un Santo Antonio con la
    mano alla barba, che è una bellissima testa, e dall'altro lato un San
    Rocco similmente tenuto bonissima figura: onde meritamente è te-
    nuta quest'opera per lavorata con estrema diligenza et unione di
    colori. Nella Madonna della Scala all'altare della Santificazione fece
10   un San Bastiano in un quadro a concorrenza di Paulo Cavazzuola,
    che in un altro fece un San Rocco, e dopo fece una tavola che fu
    portata a Bagolino, terra nelle montagne di Brescia.
    Fece il Moro molti ritratti: e nel vero le sue teste sono belle a
    maraviglia e molto somigliano coloro per cui son fatte. In Verona
15   ritrasse il conte Francesco Sanbonifazio, detto per la grandezza del
    corpo il Conte Lungo, et uno de' Franchi, che fu una testa stupenda.
    Ritrasse anco messer Girolamo Verità: ma perché il Moro era anzi
    lungo nelle sue cose che no, questo si rimase imperfetto; ma nondi-
    meno così imperfetto è appresso i figliuoli di quel buon signore.
20   Ritrasse anco, oltre molti altri, monsignor de' Martini viniziano,
    cavalier di Rodi, et al medesimo vendé una testa maravigliosa per
    bellezza e bontà, la quale aveva fatta molti anni prima per ritratto
    d'un gentiluomo viniziano, figliuolo d'uno allora capitano in Verona;
    la quale testa, per avarizia di colui che mai non la pagò, si rimase in
25   mano del Moro, che n'accomodò detto monsignor Martini, il quale
    fece quello del viniziano mutare in abito di pecoraio o pastore: la
    quale testa, che è così rara come qualsivoglia uscita da altro artefice,
    è oggi in casa gl'eredi di detto monsignore, tenuta, e meritamente,
    in somma venerazione. Ritrasse in Vinezia messer Alessandro Con-
30   tarino procuratore di San Marco e proveditore dell'armata, e messer
    Michele San Michele per un suo carissimo amico, che portò quel
    ritratto ad Orvieto; et un altro si dice che ne fece del mede-
    simo messer Michele architetto, che è ora appresso messer Paulo
    Ramusio figliuolo di messer Giovambattista. Ritrasse il Fracastoro,
35   celebratissimo poeta, ad instanza di monsignor Giberti, che lo mandò
    al Giovio, il quale lo pose nel suo museo. Fece il Moro molte altre
    cose, delle quali non accade far menzione, comeché tutte sieno di-
    gnissime di memoria per essere stato così diligente coloritore quanto
    altro che vivesse a' tempi suoi, e per avere messo nelle sue opere
40   molto tempo e fatica; anzi tanta diligenza era in lui, come si vede
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