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figure; e sopra la detta tavola, in un semicirculo grande quanto il |
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foro della capella, fece la Trasfigurazione del Signore e gl'Apostoli |
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abasso, che furono tenute delle migliori figure che mai facesse. In |
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Santa Eufemia alla capella de' Bombardieri fece in una tavola Santa |
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Barbara in aria, e nel mezzo, e da basso un Santo Antonio con la |
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mano alla barba, che è una bellissima testa, e dall'altro lato un San |
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Rocco similmente tenuto bonissima figura: onde meritamente è te- |
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nuta quest'opera per lavorata con estrema diligenza et unione di |
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colori. Nella Madonna della Scala all'altare della Santificazione fece |
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un San Bastiano in un quadro a concorrenza di Paulo Cavazzuola, |
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che in un altro fece un San Rocco, e dopo fece una tavola che fu |
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portata a Bagolino, terra nelle montagne di Brescia. |
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Fece il Moro molti ritratti: e nel vero le sue teste sono belle a |
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maraviglia e molto somigliano coloro per cui son fatte. In Verona |
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ritrasse il conte Francesco Sanbonifazio, detto per la grandezza del |
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corpo il Conte Lungo, et uno de' Franchi, che fu una testa stupenda. |
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Ritrasse anco messer Girolamo Verità: ma perché il Moro era anzi |
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lungo nelle sue cose che no, questo si rimase imperfetto; ma nondi- |
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meno così imperfetto è appresso i figliuoli di quel buon signore. |
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Ritrasse anco, oltre molti altri, monsignor de' Martini viniziano, |
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cavalier di Rodi, et al medesimo vendé una testa maravigliosa per |
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bellezza e bontà, la quale aveva fatta molti anni prima per ritratto |
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d'un gentiluomo viniziano, figliuolo d'uno allora capitano in Verona; |
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la quale testa, per avarizia di colui che mai non la pagò, si rimase in |
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mano del Moro, che n'accomodò detto monsignor Martini, il quale |
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fece quello del viniziano mutare in abito di pecoraio o pastore: la |
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quale testa, che è così rara come qualsivoglia uscita da altro artefice, |
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è oggi in casa gl'eredi di detto monsignore, tenuta, e meritamente, |
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in somma venerazione. Ritrasse in Vinezia messer Alessandro Con- |
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tarino procuratore di San Marco e proveditore dell'armata, e messer |
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Michele San Michele per un suo carissimo amico, che portò quel |
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ritratto ad Orvieto; et un altro si dice che ne fece del mede- |
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simo messer Michele architetto, che è ora appresso messer Paulo |
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Ramusio figliuolo di messer Giovambattista. Ritrasse il Fracastoro, |
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celebratissimo poeta, ad instanza di monsignor Giberti, che lo mandò |
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al Giovio, il quale lo pose nel suo museo. Fece il Moro molte altre |
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cose, delle quali non accade far menzione, comeché tutte sieno di- |
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gnissime di memoria per essere stato così diligente coloritore quanto |
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altro che vivesse a' tempi suoi, e per avere messo nelle sue opere |
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molto tempo e fatica; anzi tanta diligenza era in lui, come si vede |