Volume 4

Edizione Giuntina
    Finalmente essendo Liberale d'anni ottantaquattro o meglio, si
    lasciava governare dai parenti, e particolarmente da una sua figliuola
    maritata, la quale lo trattava insieme con gl'altri malissimamente;
    per che sdegnatosi con esso lei e con gl'altri parenti, e trovandosi
5   sotto la sua custodia Francesco Torbido detto il Moro, allora giovane
    e suo affezionatissimo, e diligente pittore, lo instituì erede della casa
    e giardino che aveva a San Giovanni in Valle, luogo in quella città
    amenissimo, e con lui si ridusse, dicendo volere che anzi godesse il
    suo uno che amasse la virtù che chi disprezzava il prossimo. Ma non
10   passò molto che si morì nel dì di Santa Chiara l'anno 1536, e fu se-
    polto in San Giovanni in Valle, d'anni 85. Furono suoi discepoli
    Giovan Francesco e Giovanni Caroti, Francesco Torbido detto il
    Moro, e Paulo Cavazzuola, de' quali, perché invero sono bonissimi
    maestri, si farà menzione a suo luogo.
15   Giovan Francesco Caroto nacque in Verona l'anno 1470, e dopo
    avere apparato i primi principii delle lettere, essendo inclinato alla
    pittura, levatosi dagli studii della grammatica, si pose a imparare la
    pittura con Liberale veronese, promettendogli ristorarlo delle sue
    fatiche. Così giovinetto, dunque, attese Giovan Francesco con tanto
20   amore e diligenza al disegno, che con esso e col colorito fu nei primi
    anni di grande aiuto a Liberale. Non molti anni dopo, essendo con
    gl'anni cresciuto il giudizio, vide in Verona l'opere d'Andrea Man-
    tegna, e parendogli, sì come era in effetto, che elle fussero d'altra
    maniera e migliori che quelle del suo maestro, fece sì col padre che
25   gli fu conceduto, con buona grazia di Liberale, acconciarsi col Man-
    tegna. E così andato a Mantoa e postosi con esso lui, acquistò in
    poco tempo tanto, che Andrea mandava di fuori dell'opere di lui
    per di sua mano: insomma non andarono molti anni che riuscì va-
    lente uomo.
30   Le prime opere ch'e' facesse, uscito che fu di sotto al Mantegna,
    furono in Verona nella chiesa dello spedale di S. Cosimo al-
    l'altare de' tre Magi, cioè i portegli che chiuggono il detto altare,
    ne' quali fece la Circoncisione di Cristo et il suo fuggire in Egitto,
    con altre figure. Nella chiesa de' frati Ingesuati, detta San Girolamo,
35   in due angoli d'una capella fece la Madonna e l'Angelo che l'annun-
    zia. Al priore de' frati di San Giorgio lavorò in una tavola piccola
    un Presepio, nel quale si vede che aveva assai migliorata la maniera,
    perché le teste de' pastori e di tutte l'altre figure hanno così bella e
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