Volume 4

Edizione Giuntina
    una tavola in San Vitale alla capella degl'Allegri, dentrovi
    San Mestro confessore e veronese, uomo di molta santità, posto in
    mezzo da un San Francesco e San Domenico. Nella Vittoria, chiesa
    e convento di certi frati eremiti, dipinse nella capella di San Girolamo
5   in una tavola, per la famiglia de' Scaltritegli, un San Girolamo in
    abito di cardinale et un San Francesco e San Paulo molto lodati.
    Nel tramezzo della chiesa di San Giovanni in Monte dipinse la
    Circoncisione di Cristo et altre cose, che furono, non ha molto, rovi-
    nate, perché pareva che quel tramezzo impedisse la bellezza della
10   chiesa.
    Essendo poi condotto Liberale dal generale de' monaci di Monte
    Oliveto a Siena, miniò per quella Relligione molti libri, i quali gli
    riuscirono in modo ben fatti che furono cagione che egli ne finì di
    miniar alcuni rimasi imperfetti, cioè solamente scritti, nella libreria
15   de' Piccolomini. Miniò anco per il Duomo di quella città alcuni libri
    di canto fermo; e vi sarebbe dimorato più e fatto molte opere che
    aveva per le mani, ma cacciato dall'invidie e dalle persecuzioni, se
    ne partì per tornare a Verona con ottocento scudi che egli avea
    guadagnati, i quali prestò poi ai monaci di Santa Maria in
20   Organo di Monte Oliveto, traendone alcune entrate per vivere gior-
    nalmente. Tornato dunque a Verona, diede più che ad altro opera
    al miniare tutto il rimanente della sua vita.
    Dipinse a Bardolino, castello sopra il lago di Carda, una tavola
    che è nella Pieve, et un'altra per la chiesa di San Tommaso Apostolo,
25   et una similmente nella chiesa di S. Fermo, convento de' frati di
    San Francesco, alla capella di San Bernardo, il quale Santo dipinse
    nella tavola, e nella predella fece alcune istorie della sua vita. Fece
    anco nel medesimo luogo et in altri molti quadri da spose, de' quali
    n'è uno in casa di messer Vincenzio de' Medici in Verona, dentrovi
30   la Nostra Donna et il Figliuolo in collo che sposa Santa Caterina.
    Dipinse a fresco in Verona una Nostra Donna e San Giuseppo
    sopra il cantone della casa de' Cartai per andare dal Ponte Nuovo a
    Santa Maria in Organo, la quale opera fu molto lodata. Arebbe vo-
    luto Liberale dipignere in Santa Eufemia la capella della famiglia
35   de' Rivi, la quale fu fatta per onorare la memoria di Giovanni Riva,
    capitano d'uomini d'arme nella giornata del Taro; ma non l'ebbe,
    perché essendo allogata ad alcuni forestieri, fu detto a lui che, per
    essere già molto vecchio, non lo serviva la vista: onde scoperta que-
    sta capella, nella quale erano infiniti errori, disse Liberale che chi
40   l'aveva allogata aveva avuto peggior vista di lui.
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