Volume 4

Edizione Giuntina
    dentrovi Giovacchino cacciato del tempio, con molte figure;
    e in Santo Alessandro, monasterio di monache in quella città, fece in
    una tavola la Madonna in alto con Cristo fanciullo che porge una
    palma a Santa Iustina, et alcuni Angeli che scuoprono un panno, e
5   Santo Alessandro papa e San Benedetto. Nella chiesa de' frati Car-
    melitani fece la tavola dell'altar maggiore, che è molto bella; e in
    San Sepolcro un'altra tavola assai grande. In San Giovanni Evange-
    lista, chiesa di monache nella detta città, sono due tavole di mano
    di Girolamo assai belle, ma non quanto i portegli dell'organo né
10   quanto la tavola dell'altar maggiore, nella quale è una Trasfigurazione
    bellissima e lavorata con molta diligenza. Ha dipinto il medesimo
    nel refettorio di queste donne una prospettiva in fresco, et in un
    quadro a olio la cena di Cristo con gl'Apostoli; e nel Duomo a fre-
    sco la capella dell'altar maggiore. Ha ritratto per madama Marghe-
15   rita d'Austria, duchessa di Parma, il principe don Alessandro suo
    figliuolo, tutto armato con la spada sopra un appamondo, et una
    Parma ginocchioni et armata dinanzi a lui. Alla Steccata di Parma
    ha fatto in una capella a fresco gl'Apostoli che ricevono lo Spirito
    Santo; et in un arco, simile a quello che dipinse Francesco suo pa-
20   rente, ha fatto sei Sibille, due colorite e quattro di chiaro scuro;
    et in una nicchia al dirimpetto di detto arco dipinse, ma
    non restò del tutto perfetta, la Natività di Cristo et i pastori che l'ado-
    rano, che è molto bella pittura. Alla Certosa fuor di Parma ha fatto
    i tre Magi nella tavola dell'altar maggiore; et a Pavia in San Piero,
25   badia de' monaci di San Bernardo, una tavola; et in Mantoa, nel
    Duomo, un'altra al cardinale; et in San Giovanni della medesima
    città un'altra tavola, dentrovi un Cristo in uno splendore, et intorno
    gl'Apostoli e S. Giovanni, del quale par che dica: «Sic eum volo
    manere » , etc.; et intorno a questa tavola sono, in sei quadri grandi,
30   miracoli del detto S. Giovanni Evangelista. Nella chiesa de' Frati
    Zoccolanti, a man sinistra, è di mano del medesimo, in una tavola
    grande, la Conversione di San Paulo, opera bellissima; e in San Be-
    nedetto in Pollirone, luogo lontano dodici miglia da Mantoa, ha
    fatto nella tavola dell'altar maggiore Cristo nel presepio adorato dai
35   pastori, con Angeli che cantano. Ha fatto ancora, ma non so già in
    che tempo apunto, in un quadro bellissimo cinque Amori, il primo
    de' quali dorme e gl'altri lo spogliano, togliendogli chi l'arco, chi le
    saette et altri la face; il qual quadro ha il signor duca Ottavio, che
    lo tiene in gran conto per la virtù di Ieronimo, il quale non ha punto
40   degenerato dal suo parente Francesco nell'essere eccellente pittore,
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