Volume 4

Edizione Giuntina
    e cortese e gentile oltre modo; e perché ancor vive, si vedano anco
    uscire di lui altre opere bellissime che ha tuttavia fra mano.
    Fu amicissimo del detto Francesco messer Vincenzio Caccianimici
    gentiluomo bolognese, il quale dipinse e s'ingegnò d'imitare quanto
5   poté il più la maniera di esso Francesco Mazzuoli. Costui coloriva
    benissimo, onde quelle cose che lavorò per suo piacere e per donare
    a diversi signori et amici suoi, sono invero dignissime di lode; ma
    particolarmente una tavola a olio, che è in San Petronio alla capella
    della sua famiglia, dentro la quale è la Decollazione di San Giovanni
10   Battista. Morì questo virtuoso gentiluomo, di mano del quale sono
    alcuni disegni nel nostro libro molto belli, l'anno 1542.
- pagina 547 -

Edizione Torrentiniana
    senza fine ne increbbe a messer Vincenzio Caccianimici, bolognese no-
    bilissimo, il quale dilettandosi assai dell'arte della pittura, lavorò
    alcune cose per piacere, come ancora si vede in San Petronio alla cap-
15   pella loro la Decollazione di San Giovan Batista. Non andò molto
    tempo che questo virtuoso gentiluomo gli fece compagnia, morendo nel
    MDXXXXII.
    Fece Francesco beneficî all'arte di tanta grazia nelle figure sue, che
    chi quella imitasse, altro che augumento nella maniera non si farebbe.
20   Fece dono di miglioramento all'arte, facendo intagliar le stampe con
    l'acqua forte, come di suo moltissime si veggono. Onde per bel cervello
    lode se gli convengono infinite, come accenna questo epigramma che fu
    fatto per onorarlo:
    CEDUNT PICTORES TIBI QUOT SUNT QUOTQUE FUERUNT
25   ET QUOT POST ETIAM SAECULA MULTA FERENT
    PRINCIPIUM FACILE EST LAUDUM REPERIRE TUARUM:
    ILLIS SED FINEM QUIS REPERIRE QUEAT?
- pagina 547 -
pagina precedentepagina successiva