Volume 4

Edizione Giuntina
    capegli dipinti meglio lavorati. Questo quadro fu dipinto per messer
    Pietro Aretino; ma venendo in quel tempo papa Clemente a Bolo-
    gna, Francesco glielo donò: poi, comunche s'andasse la cosa, egli
    capitò alle mani di messer Dionigi Gianni, et oggi l'ha messer Bar-
5   tolomeo suo figliuolo, che l'ha tanto accommodato, che ne sono state
    fatte, cotanto è stimato, cinquanta copie. Fece il medesimo alle mo-
    nache di Santa Margherita in Bologna, in una tavola, una Nostra
    Donna, Santa Margherita, San Petronio, San Girolamo e San Mi-
    chele, tenuta in somma venerazione, sì come merita, per essere nel-
10   l'aria delle teste e in tutte l'altre parti come le cose di questo pittore
    sono tutte quante. Fece ancora molti disegni, e particolarmente al-
    cuni per Girolamo del Lino, et a Girolamo Fagiuoli orefice e inta-
    gliatore, che gli cercò per intagliargli in rame, i quali disegni sono
    tenuti graziosissimi. Fece a Bonifazio Gozadino il suo ritratto di
15   naturale e quello della moglie, che rimase imperfetto. Abbozzò anco
    un quadro d'una Madonna, il quale fu poi venduto in Bologna a
    Giorgio Vasari aretino, che l'ha in Arezzo nelle sue case nuove e
    da lui fabricate, con molte altre nobili pitture, sculture e marmi
    antichi.
20   Quando l'imperadore Carlo Quinto fu a Bologna perché l'incoronasse
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Edizione Torrentiniana
    oltra che dei capegli da lui lavorati non può vedersi meglio,
    né maggior destrezza delle cose da lui dipinte. Fece alle monache di
    Santa Margherita in Bologna una tavola di Nostra Donna con Santa
    Margherita, San Petronio, San Girolamo e San Michele, che molto
25   in prezzo è tenuta in Bologna; la quale con gran pratica e bella de-
    strezza è lavorata, e le arie delle sue teste son tante belle, di dolcezza e
    di lineamenti, che fa stupire ogni persona dell'arte. Sono ancora sparsi
    per Bologna alcuni altri quadri di Madonne, e quadri piccoli coloriti
    e bozzati; et ancora un numero di disegni per diversi, come per Girolamo
30   del Lino amico suo; et ancora Girolamo Fagiuoli orefice et inta-
    gliatore n'ebbe da lui per intagliare in rame, i quali graziosissimi sono
    tenuti. Fece a Bonifazio Gozadino il suo ritratto di naturale e quel
    della moglie, che rimase imperfetto, come molte altre cose sue. Abbozzò
    il quadro d'un'altra Madonna, il quale in Bologna fu venduto a Giorgio
35   Vasari aretino, che in Arezzo nelle sue case nuove e da lui fabricate
    onoratamente lo serba con molte altre nobili pitture e sculture e marmi
    antichi.
    In questo tempo vennero a Bologna lo imperatore Carlo Quinto e
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