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gli uomini eccellenti de l'arte nostra è amirato per cosa divina ogni |
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cosa che si vede di suo, non mi distenderò più. Ho usato ogni dili- |
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genzia d'avere il suo ritratto: e perché lui non lo fece e da altri non |
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è stato mai ritratto, perché visse sempre positivamente, non l'ho po- |
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tuto trovare; e nel vero fu persona che non si stimò né si persuase |
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di sapere far l'arte, conoscendo la difficultà sua, con quella perfez- |
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zione che egli arebbe voluto. Contentavasi del poco e viveva da bo- |
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nissimo cristiano. |
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Desiderava Antonio, sì come quello ch'era aggravato di famiglia, |
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di continuo risparmiare, et era divenuto perciò tanto misero che più |
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non poteva essere. Per il che si dice che, essendoli stato fatto in Par- |
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ma un pagamento di sessanta scudi di quattrini, esso volendoli por- |
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tare a Correggio per alcune occorenzie sue, carico di quelli si mise in camino a piedi; e per lo caldo grande che era allora, scalmanato |
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dal sole, beendo acqua per rinfrescarsi, si pose nel letto con una gran- |
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dissima febre, né di quivi prima levò il capo che finì la vita, nell'età |
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sua d'anni XL o circa. |
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Furono le pitture sue circa il 1512; e fece alla pittura grandissimo |
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dono ne' colori da lui maneggiati come vero maestro, e fu cagione |
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che la Lombardia aprisse per lui gl'occhi, dove tanti belli ingegni si |
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son visti nella pittura, seguitandolo in fare opere lodevoli e degne di |
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memoria: perché mostrandoci i suoi capegli fatti con tanta facilità |
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nella difficultà del fargli, ha insegnato come e' si abbino a fare; di |