Volume 4

Edizione Giuntina
    č un tondo d'una bellissima Nunziata che egli fece a messer Agnolo
    Cesis, il quale č oggi nelle case loro come cosa rara stimato. Dipinse
    similmente in un quadro la Madonna con Cristo, alcuni angioletti
    et un San Giuseppo, che sono belli in estremo per l'aria delle teste,
5   pel colorito e per la grazia e diligenza con che si vede esser stati
    dipinti; la quale opera era gią appresso Luigi Gaddi, et oggi dee
    essere appresso gl'eredi. Sentendo la fama di costui, il signor Lo-
    renzo Cibo, capitano della guardia del Papa e bellissimo uomo, si
    fece ritrarre da Francesco, il quale si puņ dire che non lo ritraesse,
10   ma lo facesse di carne e vivo. Essendogli poi dato a fare per madonna
    Maria Bufolina da Cittą di Castello una tavola che dovea porsi in
    San Salvatore del Lauro in una capella vicina alla porta, fece in
    essa Francesco una Nostra Donna in aria che legge et ha un fan-
    ciullo fra le gambe, et in terra con straordinaria e bella attitudine
15   ginocchioni con un pič fece un San Giovanni che torcendo il torso
    accenna Cristo fanciullo, et in terra a giacere in scórto č un San
    Girolamo in penitenza che dorme. Ma quest'opera non gli lasciņ
    condurre a perfezzione la rovina et il sacco di Roma del 1527, la
    quale non solo fu cagione che all'arti per un tempo si diede bando,
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Edizione Torrentiniana
20   piacque grandissimamente al Papa et a chi la vide per questo nuovo ca-
    priccioso modo di dipignere, e lo premiņ liberalissimamente.
    Avvenne ch'egli si mise a operare con gran fervore, e lavorņ un qua-
    dro di una Madonna con un Cristo, con alcuni angioletti et un San
    Giuseppo, mirabilmente finiti d'arie di teste, di colorito, di grazia e di
25   diligenzia, nel quale fece a San Giuseppo sopra un braccio ignudo molti
    peli, come al vivo spesse volte veggiamo. La quale opera rimase appresso
    Luigi Gaddi, e da' suoi figliuoli e da chi la vede, e in vita di lui e dopo
    la morte, č stimato pregio grandissimo. Destossi allora un pensiero al
    signor Lorenzo Cibo, invaghito della maniera sua; e venutone partigiano
30   di fargli fare qualche opera, e' gli fece metter mano in una tavola per
    San Salvatore del Lauro, da mettersi a una cappella vicino alla porta.
    In questa figurņ Francesco una Nostra Donna in aria che legge con un
    fanciullo fra le gambe, et in terra con straordinaria e bella attitudine
    ginoc[c]hioni con un pič fece un San Giovanni che torcendo il torso
35   accenna Cristo fanciullo, et in terra a giacere in iscórto San Girolamo
    in penitenza che dorme. La quale opera quasi a fine ridusse di tal pro-
    fezzione, che, se la fortuna non lo impediva, egli ne sarebbe stato loda-
    tissimo et ampiamente remunerato. Ma venne la ruina del sacco di
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