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ritenne per sé, e si stima che poi col tempo l'avesse l'imperatore. |
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Ma il ritratto dello specchio mi ricordo io, essendo giovinetto, aver |
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veduto in Arezzo nelle case di esso messer Pietro Aretino, dove era |
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veduto dai forestieri che per quella città passavano come cosa rara. |
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Questo capitò poi, non so come, alle mani di Valerio Vicentino in- |
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tagliatore di cristallo, et oggi è appresso Alessandro Vittoria, scultore |
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in Vinezia e creato di Iacopo Sansovino. |
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Ma tornando a Francesco, egli studiando in Roma volle vedere |
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tutte le cose antiche e moderne così di scultura come di pittura che |
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erano in quella città; ma in somma venerazzione ebbe particolar- |
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mente quelle di Michelagnolo Buonarroti e di Raffaello da Urbino: |
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lo spirito del qual Raffaello si diceva poi esser passato nel corpo di |
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Francesco, per vedersi quel giovane nell'arte raro e ne' costumi |
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gentile e grazioso come fu Raffaello, e che è più, sentendosi quanto |
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egli s'ingegnava d'immitarlo in tutte le cose, ma sopra tutto nella |
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pittura. Il quale studio non fu invano, perché molti quadretti che |
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fece in Roma, la maggior parte de' quali vennero poi in mano del |
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cardinale Ipolito de' Medici, erano veramente maravigliosi, sì come |