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diminuiscono, vi fece una mano che disegnava un poco gran- |
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de, come mostrava lo specchio, tanto bella che pareva verissima. |
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E perché Francesco era di bellissima aria et aveva il volto e l'aspetto |
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grazioso molto e più tosto d'angelo che d'uomo, pareva la sua effigie |
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in quella palla una cosa divina; anzi gli successe così felicemente |
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tutta quell'opera, che il vero non istava altrimenti che il dipinto, |
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essendo in quella il lustro del vetro, ogni segno di riflessione, l'om- |
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bre et i lumi sì proprii e veri che più non si sarebbe potuto sperare da |
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umano ingegno. |
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Finite queste opere, che furono non pure dai suo vecchi tenute |
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rare, ma da molti altri che s'intendevano dell'arte stupende e mara- |
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vigliose, et incassato i quadri et il ritratto, accompagnato da uno de' |
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suoi zii si condusse a Roma; dove avendo il datario veduti i quadri |
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e stimatigli quello che erano, furono sùbito il giovane et il zio intro- |
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dotti a papa Clemente, il quale vedute l'opere e Francesco così gio- |
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vane, restò stupefatto, e con esso tutta la corte. Appresso Sua San- |
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tità, dopo avergli fatto molti favori, disse che voleva dare a dipignere |
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a Francesco la sala de' Pontefici, della quale avea già fatto Giovanni |
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da Udine di stucchi e di pitture tutte le volte. Così dunque, avendo |
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donato Francesco i quadri al Papa, et avute oltre alle promesse al- |
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cune cortesie e doni, stimolato dalla gloria, dalle lodi che si sentiva |
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dare e dall'utile che poteva sperare da tanto Pontefice, fece un bel- |
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lissimo quadro d'una Circoncisione, del quale fu tenuta cosa raris- |
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sima la invenzione per tre lumi fantastichi che a quella pittura servi- |
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vano, perché le prime figure erano alluminate dalla vampa del volto |
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di Cristo, le seconde ricevevano lume da certi che portando doni |
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al sacrifizio caminavano per certe scale con torce accese in mano, |
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e l'ultime erano scoperte et illuminate dall'aurora, che mostrava un |
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leggiadrissimo paese con infiniti casamenti. Il quale quadro finito |
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lo donò al Papa, che non fece di questo come degl'altri; perché |
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avendo donato il quadro di Nostra Donna a Ipolito cardinale de' |
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Medici suo nipote, et il ritratto nello specchio a messer |
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Pietro Aretino poeta e suo servitore, e quello della Circoncisione |