Volume 4

Edizione Giuntina
    Dopo venuto in desiderio di veder Roma, come quello
    che era in sull'acquistare e sentiva molto lodar l'opere de' maestri
    buoni, e particolarmente quelle di Raffaello e di Michelagnolo, disse
    l'animo e disiderio suo ai vecchi zii, ai quali parendo che non fusse
5   cotal desiderio se non lodevole, dissero esser contenti, ma che sa-
    rebbe ben fatto che egli avesse portato seco qualche cosa di sua
    mano che gli facesse entratura a que' signori et agl'artefici della
    professione. Il qual consiglio non dispiacendo a Francesco, fece tre
    quadri, due piccoli et uno assai grande, nel quale fece la Nostra
10   Donna col Figliuolo in collo che toglie di grembo a un Angelo al-
    cuni frutti, et un vecchio con le braccia piene di peli, fatto con arte
    e giudizio e vagamente colorito. Oltra ciò, per investigare le sotti-
    gliezze dell'arte, si mise un giorno a ritrarre se stesso guardandosi
    in uno specchio da barbieri, di que' mezzo tondi; nel che fare ve-
15   dendo quelle bizzarrie che fa la ritondità dello specchio nel girare
    che fanno le travi de' palchi, che torcono, e le porte e tutti gl'edifizî
    che sfuggono stranamente, gli venne voglia di contrafare per suo
    capriccio ogni cosa. Laonde fatta fare una palla di legno al tornio, e
    quella divisa per farla mezza tonda e di grandezza simile allo spec-
20   chio, in quella si mise con grande arte a contrafare tutto quello che
    vedeva nello specchio, e particolarmente se stesso, tanto simile al
    naturale che non si potrebbe stimare né credere; e perché tutte le
    cose che s'appressano allo specchio crescono, e quelle che si allontanano
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Edizione Torrentiniana
    imparò benissimo da lui i principii di tale arte; e che, perché egli era
25   bellissimo di volto e formato di gentile aria, moveva nella sua giova-
    nezza i suoi gesti con animo timoroso et onestissimo; per che ebbe con-
    tinuo in custodia un suo zio vecchio, il quale ne aveva diligentissima cu-
    ra. Di maniera ch'egli avanzandosi nell'arte et investigando le sottigliez-
    ze, si mise un giorno, per fare esperimento e saggio di sé, a ritrarsi in
30   uno specchio da barbieri, di que' mez[z]i tondi; e visto quelle biz[z]ar[r]ie
    che fa la rotondità dello specchio nel girar suo, che i palchi torcono, e
    le porte e tutti gli edifici stranamente sfuggono, prese per elezzione questa
    cosa. Laonde fece fare una palla di legno al tornio mez[z]a tonda e di
    grandezza simile allo specchio, e dentro si mise con grande amore a
35   contraffare tutto quello che vedeva nello specchio, e particolar-
    mente se stesso: e sì simile a se medesimo ritraendosi somigliar si fece,
    che non si potrebbe stimare né credere. Basti che con tanta felicità e
    perfezzione gli successe tal cosa, che nel vero non averebbe il medesimo
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