Volume 4

Edizione Giuntina
    del duca Lorenzo, con due prospettive per le comedie che si fecero,
    lavorate molto con ordine e maestrevole giudicio e grazia; per le
    quali acquistò nome e favore appresso a quel principe. La qual ser-
    vitù fu cagione ch'egli ebbe l'opera della volta della sala del Poggio
5   a Caiano a mettersi d'oro, in compagnia d'Andrea di Cosimo; e poi
    cominciò per concorrenza di Andrea del Sarto e di Iacopo da Pun-
    tormo una facciata di detta, quando Cicerone dai cittadini
    romani è portato per gloria sua. La quale opera aveva fatto comin-
    ciare la liberalità di papa Leone per memoria di Lorenzo suo padre,
10   che tale edifizio aveva fatto fabbricare e di ornamenti e di storie
    antiche a suo proposito fatto dipignere; le quali dal dottissimo istori-
    co messer Paolo Giovio vescovo di Nocera, allora primo appresso a
    Giulio cardinale de' Medici, erano state date ad Andrea del Sarto
    et Iacopo da Puntormo et al Francia Bigio, che il valore e la per-
15   fezzione di tale arte in quella mostrassero: et avevano il magnifico
    Ottaviano de' Medici che ogni mese dava loro trenta scudi per
    ciascuno. Laonde il Francia fece nella parte sua, oltra la bellezza
    della storia, alcuni casamenti misurati molto bene in prospettiva.
    Ma questa opera per la morte di Leone rimase imperfetta, e poi fu
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Edizione Torrentiniana
20   duca Lorenzo, con due prospettive per le comedie che si fecero, lavorate
    molto con ordine e maestrevole giudicio e grazia; per le quali acquistò
    e nome e favore appresso a quel principe. La qual servitù fu cagione
    ch'egli ebbe l'opera della volta della sala del Poggio a Caiano a mettersi
    d'oro, in compagnia d'Andrea di Cosimo; e poi cominciò per concorrenza
25   di Andrea del Sarto e di Iacopo da Puntormo una facciata di detta,
    quando Cicerone dai cittadini romani è portato per gloria sua. La quale
    opera aveva fatto cominciare la liberalità di papa Leone per memoria di
    Lorenzo suo padre, che tale edifizio aveva fatto fabbricare e di orna-
    menti e di storie antiche a suo proposito fatto dipignere; le quali dal
30   dottissimo e grandissimo istorico messer Paolo Giovio vescovo di Nocera,
    allora primo appresso a Giulio cardinale de' Medici, erano state
    date ad Andrea del Sarto et a Iacopo da Puntormo et al Francia Bigio,
    che il valore e la perfezzione di tale arte in quella mostrassero: et avevano
    il magnifico Ottaviano de' Medici che ogni mese dava loro trenta scudi
35   per ciascuno. Laonde il Francia faticandosi fece nella parte sua, oltra la
    bellezza della storia, alcuni casamenti misurati molto bene in prospet-
    tiva. Ma questa opera per la morte di Leone rimase imperfetta, e poi
    fu di commissione del duca Alessandro de' Medici, l'anno MDXXXII,
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