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duca Lorenzo, con due prospettive per le comedie che si fecero, lavorate |
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molto con ordine e maestrevole giudicio e grazia; per le quali acquistò |
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e nome e favore appresso a quel principe. La qual servitù fu cagione |
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ch'egli ebbe l'opera della volta della sala del Poggio a Caiano a mettersi |
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d'oro, in compagnia d'Andrea di Cosimo; e poi cominciò per concorrenza |
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di Andrea del Sarto e di Iacopo da Puntormo una facciata di detta, |
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quando Cicerone dai cittadini romani è portato per gloria sua. La quale |
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opera aveva fatto cominciare la liberalità di papa Leone per memoria di |
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Lorenzo suo padre, che tale edifizio aveva fatto fabbricare e di orna- |
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menti e di storie antiche a suo proposito fatto dipignere; le quali dal |
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dottissimo e grandissimo istorico messer Paolo Giovio vescovo di Nocera, |
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allora primo appresso a Giulio cardinale de' Medici, erano state |
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date ad Andrea del Sarto et a Iacopo da Puntormo et al Francia Bigio, |
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che il valore e la perfezzione di tale arte in quella mostrassero: et avevano |
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il magnifico Ottaviano de' Medici che ogni mese dava loro trenta scudi |
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per ciascuno. Laonde il Francia faticandosi fece nella parte sua, oltra la |
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bellezza della storia, alcuni casamenti misurati molto bene in prospet- |
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tiva. Ma questa opera per la morte di Leone rimase imperfetta, e poi |
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fu di commissione del duca Alessandro de' Medici, l'anno MDXXXII, |