Volume 4

Edizione Giuntina
    dolore di quel povero vecchio, che egli in poche settimane se ne
    morì, d'età d'anni 69.
    Per dir ora alcuna cosa di Innocenzio da Immola, stette costui
    molti anni in Fiorenza con Mariotto Albertinelli, e dopo, ritornato
5   a Immola, fece in quella terra molte opere. Ma persuaso finalmente
    dal conte Giovambatista Bentivogli, andò a stare a Bologna; dove
    fra le prime opere contrafece un quadro di Raffaello da Urbino, già
    stato fatto al signor Lionello da Carpi; et ai monaci di San Michele
    in Bosco lavorò nel capitolo a fresco la Morte di Nostra Donna e la
10   Ressurrezzione di Cristo: la quale opera certo fu condotta con gran-
    dissima diligenza e pulitezza. Fece anco nella chiesa del medesimo
    luogo la tavola dell'altar maggiore, la parte di sopra della quale è
    lavorata con buona maniera. Ne' Servi di Bologna fece in tavola una
    Nunziata, et in San Salvadore un Crucifisso, e molti quadri et altre
15   pitture per tutta la città. Alla Viola fece per lo cardinale Ivrea tre
    logge in fresco, cioè in ciascuna due storie colorite con disegni
    d'altri pittori, ma fatte con diligenza. In San Iacopo fece una ca-
    pella in fresco, et una tavola a olio per madonna Benozza, che non
    fu se non ragionevole. Ritrasse anco, oltre molti altri, France-
20   sco Alidosio cardinale, che l'ho veduto io in Imola insieme col ri-
    tratto del cardinale Bernardino Carniale, che ammendue sono as-
    sai begli.
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Edizione Torrentiniana
    n'ebbe il vecchio tanto dolore, per lo scorno e per la vergogna, che in
    termine di poche settimane se ne morì, di età di anni LXIX.
25   Restami ora a far memoria di Innocenzio da Imola, il quale stette
    molti anni a Fiorenza con Mariotto Albertinelli, e ritornato in Imola
    vi fece molte opere. Avenne che il conte Giovan Batista Bentivogli,
    passando da Imola, gli persuase che volesse andare a stare a Bologna;
    per il che in quella condotto, contrafeceli un quadro di Raffaello da
30   Urbino, già fatto al signor Lionello da Carpi; e fece ancora a San
    Michele in Bosco, a' frati di Monte Oliveto fuor di Bologna, il capitolo
    de' frati lavorato in fresco, dentrovi la Morte di Nostra Donna e la
    Resurressione di Cristo: la quale opera con grandissima diligenza e puli-
    tezza fu condotta da Innocenzio. Egli vi fece ancora la tavola dello altar
35   maggiore, la parte di sopra della quale è lavorata con buona maniera e
    fatica e colorito. Ne' Servi di Bologna fece una tavola d'una Annun-
    ziata, et ancora in San Salvatore dipinse una tavola d'un Crocifisso;
    così molti quadri e tavole et altre pitture in quella città.
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