Volume 4

Edizione Giuntina
    Fu Innocenzio persona assai modesta e buona, onde fuggì sempre
    la pratica e conversazione di que' pittori bolognesi che erano di
    contraria natura. E perché si affaticava più di quello che potevano
    le forze sue, amalandosi di anni cinquantasei di febre pestilenziale,
5   ella lo trovò sì debile et affaticato che in pochi giorni l'uccise. Per
    che essendo rimaso imperfetto, anzi quasi non ben ben cominciato,
    un lavoro che avea preso a fare fuor di Bologna, lo condusse a ottima
    fine, secondo che Innocenzio ordinò avanti la sua morte, Prospero
    Fontana pittore bolognese.
10   Furono l'opere di tutti i sopradetti pittori dal MDVI infino al
    MDXLII. E di mano di tutti sono disegni nel nostro libro.
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Edizione Torrentiniana
    Era Innocenzio persona molto modesta e buona; e per la mala pratica
    che nel conversare usavano quei pittori bolognesi, li fuggiva, e solo si
    restava. E perché egli faceva l'arte con assai fatiche, ridotto d'anni
15   LVI, ammalò di febbre pestilenziale, la quale lo trovò sì debole et affa-
    ticato, che in pochi giorni se ne morì. Rimase un lavoro grande, che
    aveva cominciato fuor di Bologna, a finire a Prospero Fontana bolognese,
    il quale a ottima fine glielo ridusse, avendosi confidato in lui che ciò
    far dovesse inanzi la morte.
20   Furono le pitture di questi maestri dal MDVI fino al MDXLII.
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