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ragionamento con sì fatte piacevoli novelle, tanto che condottisi fin |
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presso a giorno, disse Amico all'altro pittore: «Or va', cuoci il cavolo, |
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ché l'ora passa». |
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Fece altre infinite burle e pazzie, delle quali non farò menzione, |
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per essere oggimai tempo che si dica alcuna cosa di Girolamo da |
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Cotignuola, il quale fece in Bologna molti quadri e ritratti di natu- |
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rale, ma fra gl'altri due, che sono molto belli, in casa de' Vinacci. |
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Ritrasse dal morto monsignor di Fois, che morì nella rotta di Raven- |
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na, e non molto dopo fece il ritratto di Massimiliano Sforza. Fece |
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una tavola in San Giuseppo, che gli fu molto lodata; et a San Michele |
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in Bosco la tavola a olio, che è alla cappella di San Benedetto, la |
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quale fu cagione che con Biagio Bolognese egli facesse tutte le storie |
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che sono intorno alla chiesa, a fresco imposte et a secco lavorate, |
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nelle quali si vede pratica assai, come nel ragionare della maniera di |
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Biagio si è detto. Dipinse il medesimo Girolamo in Santa Colomba |
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di Rimini, a concorrenza di Benedetto da Ferrara e di Lattanzio, |
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un'ancona, nella quale fece una Santa Lucia più tosto lasciva che |
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bella; e nella tribuna maggiore una Coronazzione di Nostra Donna |
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con i dodici Apostoli e ' quattro Evangelisti, con teste tanto grosse e |
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contrafatte che è una vergogna vederle. Tornato poi a Bologna, |
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non vi dimorò molto che andò a Roma, dove ritrasse di naturale |