Volume 4

Edizione Giuntina
    filosofia, e quel che importava più che tutte l'altre sue bonissime
    qualità, fu che egli del continuo nelle composizioni delle figure
    sue era molto poetico e nel disegno fiero e fondato, con leggiadra
    maniera e terribilità di cose stravaganti, e un bellissimo composi-
5   tore di figure. Nella architettura fu eccellentissimo e straordinario,
    e sempre, per povero ch'egli fosse, fu ricco d'animo e di grandez-
    za. Per il che coloro che nelle fatiche della pittura terranno l'or-
    dine che 'l Rosso tenne, saranno di continuo celebrati, come son
    l'opre di lui, le quali di bravura non hanno pari e senza fatiche
10   di stento son fatte, levato via da quelle un certo tisicume e tedio
    che infiniti patiscono per fare le loro cose di niente parere qual-
    che cosa.
    Disegnò il Rosso nella sua giovanezza al cartone di Michele Agno-
    lo, e con pochi maestri volle stare all'arte, avendo egli una certa sua
15   opinione contraria alle maniere di quegli; come si vede fuor della
    Porta a S. Pier Gattolini di Fiorenza, a Marignolle in un tabernacolo
    lavorato a fresco per Piero Bartoli con un Cristo morto, dove comin-
    ciò a mostrare quanto egli desiderasse la maniera gagliarda e di
    grandezza più degl'altri, leggiadra e maravigliosa. Lavorò sopra la
20   porta di San Sebastiano de' Servi, essendo ancor sbarbato, quando
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Edizione Torrentiniana
    termini di filosofia, e quel che importava più che tutte l'altre sue bonis-
    sime qualità, fu che egli del continuo nelle composizioni delle figure sue
    era molto poetico e nel disegno fiero e fondato, con leggiadra maniera e
    terribilità di cose stravaganti, e un bellissimo compositore di figure.
25   Nella architettura fu garbatissimo e straordinario, e sempre, per povero
    ch'egli fosse, fu ricco d'animo e di grandezza. Per il che coloro che nelle
    fatiche della pittura terranno l'ordine che 'l Rosso tenne, saranno di
    continuo celebrati, come son l'opre sue, le quali di bravura non hanno
    pari e senza fatiche di stento son fatte, levato via da quelle un certo
30   tisicume e tedio che infiniti patiscono per fare le loro cose di niente parere
    qualche cosa.
    Disegnò il Rosso nella sua giovanezza al cartone di Michele Agnolo,
    e con pochi maestri volle stare alla arte, avendo egli una certa sua opi-
    nione contraria alle maniere di quegli; come si vede fuor della Porta
35   a San Pier Gattolini di Fiorenza, a Marignolle un tabernacolo lavorato
    a fresco con un Cristo morto, dove cominciò a mostrare quanto egli desi-
    derasse la maniera gagliarda e di grandezza più degli altri, leggiadra
    e maravigliosa. Lavorò sopra la porta di San Sebastiano de' Servi
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