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filosofia, e quel che importava più che tutte l'altre sue bonissime |
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qualità, fu che egli del continuo nelle composizioni delle figure |
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sue era molto poetico e nel disegno fiero e fondato, con leggiadra |
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maniera e terribilità di cose stravaganti, e un bellissimo composi- |
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tore di figure. Nella architettura fu eccellentissimo e straordinario, |
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e sempre, per povero ch'egli fosse, fu ricco d'animo e di grandez- |
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za. Per il che coloro che nelle fatiche della pittura terranno l'or- |
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dine che 'l Rosso tenne, saranno di continuo celebrati, come son |
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l'opre di lui, le quali di bravura non hanno pari e senza fatiche |
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di stento son fatte, levato via da quelle un certo tisicume e tedio |
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che infiniti patiscono per fare le loro cose di niente parere qual- |
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che cosa. |
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Disegnò il Rosso nella sua giovanezza al cartone di Michele Agno- |
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lo, e con pochi maestri volle stare all'arte, avendo egli una certa sua |
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opinione contraria alle maniere di quegli; come si vede fuor della |
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Porta a S. Pier Gattolini di Fiorenza, a Marignolle in un tabernacolo |
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lavorato a fresco per Piero Bartoli con un Cristo morto, dove comin- |
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ciò a mostrare quanto egli desiderasse la maniera gagliarda e di |
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grandezza più degl'altri, leggiadra e maravigliosa. Lavorò sopra la |
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porta di San Sebastiano de' Servi, essendo ancor sbarbato, quando |