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la notte seguente, mentre che dormiva, con alcuni suoi congiurati |
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amici dargli la morte e poi partire i danari fra loro. E così in sul |
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primo sonno assalitolo mentre dormiva forte, aiutato da coloro con |
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una fascia lo strangolò, e poi datogli alcune ferite, lo lasciarono mor- |
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to; e per mostrare ch'essi non l'avessero fatto, lo portarono su la |
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porta della donna da Polidoro amata, fingendo che o parenti o altri |
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in casa l'avessero amazzato. Diede dunque il garzone buona parte de' |
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danari a que' ribaldi che sì brutto eccesso avevan commesso, e |
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quindi fatteli partire, la mattina piangendo andò a casa un conte |
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amico del morto maestro, e raccontògli il caso; ma per diligenza che |
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si facesse in cercar molti dì chi avesse cotal tradimento commesso, |
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non venne alcuna cosa a luce. Ma pure, come Dio volle, avendo la |
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natura e la virtù a sdegno d'essere per mano della fortuna percosse, |
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fecero a uno, che interesso non ci aveva, dire che impossibil era che |
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altri che tal garzone l'avesse assassinato. Per il che il conte |
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gli fece pór le mani addosso, et alla tortura messolo, senza che altro |
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martorio gli dessero, confessò il delitto; e fu dalla giustizia condannato |
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alle forche, ma prima con tanaglie affocate per la strada tormentato |
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et ultimamente squartato. Ma non per questo tornò la vita a Poli- |
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doro, né alla pittura si rese quello ingegno pellegrino e veloce che |