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archi trionfali bellissimi, onde n'acquistò nome e premio infinito. Laonde |
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egli, che di continuo ardeva di desiderio di rivedere quella Roma, la |
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quale di continuo strugge coloro che stati ci sono molti anni nel provare |
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gli altri paesi, avendo ne l'ultimo fatto una tavola d'un Cristo che porta |
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la croce, lavorata a olio, di bontà e di colorito vaghissimo, nella quale fece |
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un numero di figure che accompagnano Cristo a la morte, soldati, fa- |
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risei, cavagli, donne, putti, et i ladroni innanzi, col tener ferma la intenzio- |
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ne come poteva essere ordinata una giustizia simile, che ben pareva che la |
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natura si fusse sforzata a far l'ultime pruove sue in questa opera veramen- |
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te eccellentissima. Dopo la quale cercò egli molte volte svilupparsi di quel |
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paese, ancora ch'egli ben veduto vi fosse; ma la cagione della sua dimora |
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era una donna da lui molti anni amata, che con sue dolci parole e lusin- |
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ghe lo riteneva. Ma pure tanto poté in lui la volontà di rivedere Ro- |
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ma e gli amici, che levò del banco una buona quantità di danari ch'egli |
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aveva, e risoluto al tutto deliberò partire il giorno seguente. |
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Aveva Polidoro tenuto molto tempo un garzone di quel paese, il quale |
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portava maggiore amore a' danari di Polidoro che a lui: ma per averli |
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così sul banco, non poté mai porvi su le mani e con essi partirsi. Per il |
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che caduto in pensiero malvagio e crudele, deliberò la notte seguente, |