Volume 4

Edizione Giuntina
    nome e premio infinito. Laonde egli, che sempre ardeva di desiderio
    di rivedere quella Roma, la quale di continuo strugge coloro che
    stati ci sono molti anni nel provare gli altri paesi, vi fece per ultimo
    una tavola d'un Cristo che porta la croce, lavorata a olio, di bontà
5   e di colorito vaghissimo, nella quale fece un numero di figure che
    accompagnano Cristo alla morte, soldati, farisei, cavagli, donne, put-
    ti, et i ladroni innanzi, col tenere ferma l'intenzione come poteva
    essere ordinata una giustizia simile, che ben pareva che la natura
    si fusse sforzata a far l'ultime pruove sue in questa opera veramente
10   eccellentissima. Doppo la quale cercò egli molte volte svilupparsi di
    quel paese, ancora ch'egli ben veduto vi fosse; ma la cagione della
    sua dimora era una donna da lui molti anni amata, che con sue dolci
    parole e lusinghe lo riteneva. Ma pure tanto poté in lui la volontà
    di rivedere Roma e gli amici, che levò del banco una buona quantità
15   di danari ch'egli aveva, e risoluto al tutto si partì.
    Aveva Polidoro tenuto molto tempo un garzone di quel paese, il
    quale portava maggiore amore a' danari di Polidoro che a lui: ma
    per averli così sul banco, non poté mai porvi su le mani e con essi
    partirsi. Per il che caduto in un pensiero malvagio e crudele, deliberò
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Edizione Torrentiniana
20   archi trionfali bellissimi, onde n'acquistò nome e premio infinito. Laonde
    egli, che di continuo ardeva di desiderio di rivedere quella Roma, la
    quale di continuo strugge coloro che stati ci sono molti anni nel provare
    gli altri paesi, avendo ne l'ultimo fatto una tavola d'un Cristo che porta
    la croce, lavorata a olio, di bontà e di colorito vaghissimo, nella quale fece
25   un numero di figure che accompagnano Cristo a la morte, soldati, fa-
    risei, cavagli, donne, putti, et i ladroni innanzi, col tener ferma la intenzio-
    ne come poteva essere ordinata una giustizia simile, che ben pareva che la
    natura si fusse sforzata a far l'ultime pruove sue in questa opera veramen-
    te eccellentissima. Dopo la quale cercò egli molte volte svilupparsi di quel
30   paese, ancora ch'egli ben veduto vi fosse; ma la cagione della sua dimora
    era una donna da lui molti anni amata, che con sue dolci parole e lusin-
    ghe lo riteneva. Ma pure tanto poté in lui la volontà di rivedere Ro-
    ma e gli amici, che levò del banco una buona quantità di danari ch'egli
    aveva, e risoluto al tutto deliberò partire il giorno seguente.
35   Aveva Polidoro tenuto molto tempo un garzone di quel paese, il quale
    portava maggiore amore a' danari di Polidoro che a lui: ma per averli
    così sul banco, non poté mai porvi su le mani e con essi partirsi. Per il
    che caduto in pensiero malvagio e crudele, deliberò la notte seguente,
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