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carica di una infinità di cose bellissime, e quivi si rappresentano i |
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modi antichi, l'effigie de' savi e bellissime femmine, perché vi sono |
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tutte le spezie de' sacrifizii antichi come si costumavano, e da che |
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s'imbarca uno essercito a che combatte, con variatissima foggia di |
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strumenti e d'armi, lavorate con tanta grazia e condotte con tanta |
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pratica che l'occhio si smarrisce nella copia di tante belle invenzioni. |
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Dirimpetto a questa è un'altra facciata minore, che di bellezza e di |
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copia non potria migliorare, dov'è nel fregio la storia di Niobe quan- |
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do si fa adorare, e le genti che portano tributi e vasi e diverse sorti |
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di doni: le quali cose con tanta novità, leggiadria, arte, ingegno e ri- |
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lievo espresse egli in tutta questa opera, che troppo sarebbe certo |
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narrarne il tutto. Seguitò appresso lo sdegno di Latona e la misera- |
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bile vendetta ne' figliuoli della superbissima Niobe, e che i sette |
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maschi da Febo e le sette femmine da Diana le sono ammazzati, |
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con un'infinità di figure di bronzo, che non di pittura ma paiono di |
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metallo; e sopra, altre storie lavorate con alcuni vasi d'oro contra- |
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fatti, con tante bizzarrie dentro che occhio mortale non potrebbe |
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imaginarsi altro né più bello né più nuovo, con alcuni elmi etrusci, |
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da rimaner confuso per la moltiplicazione e copia di sì belle e capric- |
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ciose fantasie ch'uscivano loro de la mente: le quali opere sono |