Volume 4

Edizione Giuntina
    mano che aveva errato nell'uccidere il ministro in cambio del re,
    dove si conosce il disprezzo del re et il desiderio della vendetta.
    E dentro in quella casa fecero molti paesi. Lavorarono la facciata di
    S. Pietro in Vincola, e le storie di S. Pietro in quella con alcuni
5   Profeti grandi. E fu tanto nota per tutto la fama di questi maestri
    per l'abbondanza del lavoro, che furono cagione le publiche pitture
    da loro con tanta bellezza lavorate ch'e' meritarono lode grandissima
    in vita, et infinita et eterna per l'imitazione l'hanno avuta dopo la
    morte. Fecero ancora su la piazza dove è di palazzo de' Medici,
10   dietro a Naona, una faccia coi trionfi di Paulo Emilio et infinite altre
    storie romane; et a S. Salvestro di Montecavallo per fra' Mariano,
    per casa e per il giardino, alcune cosette; et in chiesa li dipinsero la
    sua cappella e due storie colorite di S. Maria Maddalena, nelle quali
    sono i macchiati de' paesi fatti con somma grazia e discrezione,
15   perché Polidoro veramente lavorò i paesi e macchie d'alberi e sassi
    meglio d'ogni pittore, et egli nell'arte è stato cagione di quella facilità
    che oggi usano gl'artefici nelle cose loro.
    Fecero ancora molte camere e fregi per molte case di Roma coi
    colori a fresco et a tempera lavorati; le quali opere erano da essi
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Edizione Torrentiniana
20   nel cospetto di Porsena abbrucia la sua stessa mano che aveva errato
    nello uccidere il ministro in cambio del re, dove si conosce il disprezzo
    del re [e] il desiderio della vendetta. E dentro in quella casa fecero
    molti paesi. Lavorarono la facciata di San Pietro in Vincola, e le storie
    di San Pietro in quella con alcuni Profeti grandi. E fu tanto nota per
25   tutto la fama di questi maestri per l'abbondanza del lavoro, che furono
    cagione le publiche pitture da loro con tanta bellezza lavorate ch'e' meri-
    tarono lode grandissima in vita, et infinita et eterna per la imitazione
    l'hanno avuta dopo la morte. Fecero ancora su la piazza dove è il
    palazzo de' Medici, dietro a Naona, una faccia coi trionfi di Paulo
30   Emilio et infinite altre storie romane; et a San Salvestro di Monte-
    cavallo per fra' Mariano, per casa e per il giardino, alcune cosette;
    et in chiesa li dipinsero la sua cappella, e due storie colorite di Santa
    Maria Maddalena, nelle quali sono i macchiati de' paesi fatti
    con somma grazia e discrezione, ché Polidoro veramente lavorò i paesi
35   o macchie d'alberi e sassi meglio d'ogni pittore, et egli nell'arte è stato
    cagione di quella facilità che oggi usano gli artefici nelle cose loro.
    Fecero ancora molte camere e fregi nelle case di Roma coi colori a
    fresco et a tempera lavorati; le quali opere erano da essi esercitate per
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