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nel cospetto di Porsena abbrucia la sua stessa mano che aveva errato |
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nello uccidere il ministro in cambio del re, dove si conosce il disprezzo |
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del re [e] il desiderio della vendetta. E dentro in quella casa fecero |
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molti paesi. Lavorarono la facciata di San Pietro in Vincola, e le storie |
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di San Pietro in quella con alcuni Profeti grandi. E fu tanto nota per |
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tutto la fama di questi maestri per l'abbondanza del lavoro, che furono |
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cagione le publiche pitture da loro con tanta bellezza lavorate ch'e' meri- |
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tarono lode grandissima in vita, et infinita et eterna per la imitazione |
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l'hanno avuta dopo la morte. Fecero ancora su la piazza dove è il |
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palazzo de' Medici, dietro a Naona, una faccia coi trionfi di Paulo |
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Emilio et infinite altre storie romane; et a San Salvestro di Monte- |
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cavallo per fra' Mariano, per casa e per il giardino, alcune cosette; |
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et in chiesa li dipinsero la sua cappella, e due storie colorite di Santa |
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Maria Maddalena, nelle quali sono i macchiati de' paesi fatti |
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con somma grazia e discrezione, ché Polidoro veramente lavorò i paesi |
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o macchie d'alberi e sassi meglio d'ogni pittore, et egli nell'arte è stato |
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cagione di quella facilità che oggi usano gli artefici nelle cose loro. |
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Fecero ancora molte camere e fregi nelle case di Roma coi colori a |
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fresco et a tempera lavorati; le quali opere erano da essi esercitate per |