Volume 4

Edizione Giuntina
    Gostanza, quando le Sabine son rapite: la qual istoria fa
    conoscere non meno la sete et il bisogno del rapirle che la fuga e la
    miseria delle meschine, portate via da diversi soldati et a cavallo et
    in diversi modi. E non sono in questa sola simili avvertimenti, ma
5   anco e molto più nelle istorie di Muzio e d'Orazio, e la fuga di Por-
    sena re di Toscana. Lavorarono nel giardino di messer Stefano dal
    Bufalo, vicino alla fontana di Trevi, storie bellissime del fonte di
    Parnaso, e vi fecero grottesche e figure piccole colorite molto bene.
    Similmente nella casa del Baldassino, da S. Agostino, fecero graf-
10   fiti e storie, e nel cortile alcune teste d'imperadori sopra le finestre.
    Lavorarono in Montecavallo, vicino a S. Agata, una facciata, den-
    trovi infinite e diverse storie, come quando Tuzia vestale porta dal
    Tevere al tempio l'acqua nel crivello, e quando Claudia tira
    la nave con la cintura; e così lo sbaraglio che fa Camillo, mentre
15   che Brenno pesa l'oro. E nella altra facciata, doppo il cantone, Ro-
    molo et il fratello alle poppe della lupa, e la terribilissima pugna
    d'Orazio, che mentre solo fra mille spade difende la bocca del ponte,
    ha dietro a sé molte figure bellissime, che in diverse attitudini con
    grandissima sollecitudine co' picconi tagliano il ponte. Èvvi ancora
20   Muzio Scevola, che nel cospetto di Porsena abbrucia la sua stessa
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Edizione Torrentiniana
    Gostanza, quando le Sabine son rapite: la quale istoria fa conoscere
    non meno la sete et il bisogno del rapirle che la fuga e la miseria delle
    meschine, portate via da diversi soldati et a cavallo et in diversi modi.
    E non sono in questa sola simili advertimenti, ma molto più nelle istorie
25   di Muzio e d'Orazio, e la fuga di Porsena re di Toscana. Lavorarono
    nel giardino di quel dal Bufalo, vicino alla fontana di Trievi,
    storie bellissime del fonte di Parnaso, e vi fecero grottesche e figure
    piccole colorite. Similmente nella casa del Baldassino, da Santo Ago-
    stino, fecero graffiti e storie, e nel cortile alcune teste d'imperadori sopra
30   le finestre. Lavorarono in Montecavallo, vicino a Santa Agata, una
    facciata, dentrovi infinite e diverse storie, come quando Tuzia vestale
    porta dal Tevere al tempio l'acqua nel crivello, e quando Claudia tira
    la nave con la cintura; e così lo sbaraglio che fa Camillo, mentre che
    Brenno pesa l'oro. E nella altra facciata, dopo il cantone, Romolo et
35   il fratello alle poppe della lupa, e la terribilissima pugna di Orazio,
    che mentre solo fra mille spade difende la bocca del ponte, ha dietro a sé
    molte figure bellissime, che in diverse attitudini con grandissima solleci-
    tudine co' picconi tagliano il ponte. Èvvi ancora Muzio Scevola, che
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