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concordia si misero unitamente a lavorare insieme. E perché erano in |
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Roma pur molti che di grado, d'opere e di nome i coloriti loro |
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conducevano più vivaci et allegri, e di favori più degni e più sortiti, |
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cominciò entrargli nell'animo, avendo Baldasarre Sanese fatto alcune |
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facce di case di chiaro e scuro, d'imitar quello andare, et a quelle già |
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venute in usanza attendere da indi innanzi. Per il che ne cominciaro- |
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no una a Montecavallo dirimpetto a San Salvestro, in compagnia di |
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Pellegrino da Modena, la quale diede loro animo di poter tentare se |
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quello dovessi essere il loro essercizio; e ne seguitarono dirimpetto alla |
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porta del fianco di San Salvatore del Lauro un'altra; e similmente fe- |
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cero da la porta del fianco della Minerva una istoria, e di sopra San |
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Rocco a Ripetta un'altra, che è un fregio di mostri marini. E ne dipin- |
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sero infinite in questo principio, manco buone dell'altre, per tutta Roma, |
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che non accade qui raccontarle per avere eglino poi in tal cosa operato |
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meglio. Laonde inanimiti di ciò, cominciarono sì a studiare le cose del- |
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l'antichità di Roma, ch'eglino contraffacendo le cose di marmo antiche |
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ne' chiari e scuri loro, non restò vaso, statue, pili, storie, né cosa intera |
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o rotta, ch'eglino non disegnassero e di quella non si servissero. E tanto |
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con frequentazione e voglia a tal cosa posero il pensiero, che unitamente |