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molte altre pitture, e per le case e per le chiese; et in Galiera una |
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facciata di chiaro e scuro alla casa de' Teofamini, et una facciata |
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dietro alle case de' Dolfi, che secondo il giudizio di molti artifici è |
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giudicata la miglior cosa che e' facesse mai in quella città. |
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Andò a Trento, e dipinse al cardinal vecchio il suo palazzo insieme |
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con altri pittori: di che n'acquistò grandissima fama. E ritornato a |
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Bologna, attese all'opere da lui cominciate. |
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Avvenne che per Bologna si diede nome di fare una tavola per |
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lo Spedale de la Morte; onde a concorrenza furono fatti varii dise- |
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gni, chi disegnati e chi coloriti. E parendo a molti essere innanzi, |
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chi per amicizia e chi per merito, di dovere avere tal cosa, restò |
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indietro Girolamo; e parendoli che gli fosse fatto ingiuria, di là a |
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poco tempo si partì di Bologna: onde l'invidia altrui lo pose in quel |
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grado di felicità che egli non pensò mai, attesoché, se passava innanzi, |
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tale opera gl'impediva il bene che la buona fortuna gli aveva appa- |
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recchiato. Per che condottosi in Inghilterra, da alcuni amici suoi |
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che lo favorivano fu preposto al re Arrigo; e giuntogli innanzi, |
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non più per pittore, ma per ingegnere s'accommodò a' servigi suoi. |
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Quivi mostrando alcune prove d'edifici ingegnosi, cavati da altri in |
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Toscana e per Italia, e quel re giudicandoli miracolosi, lo premiò |