Volume 4

Edizione Giuntina
    nella quale fece una tavola di ritratto, simile a quella che Lorenzo
    avea fatto nelle Monache di S. Chiara, dentrovi la Natività di Cristo,
    non manco buona che quella di Lorenzo. Partito poi dal detto suo
    maestro, fece nella chiesa di San Michele in Orto, per l'Arte de'
5   Vinattieri, un S. Martino a olio in abito di vescovo, il quale gli diede
    nome di bonissimo maestro. E perché ebbe Giovanni Antonio in som-
    ma venerazione l'opere e la maniera di fra' Bartolomeo di S. Marco,
    e fortemente a essa cercò nel colorito d'accostarsi, si vede in una
    tavola che egli abbozzò e non finì, non gli piacendo, che egli lo imitò
10   molto: la quale tavola si tenne in casa mentre visse, come inutile;
    ma dopo la morte di lui, essendo venduta per cosa vecchia a Sinibaldo
    Gaddi, egli la fece finire a Santi Tidi dal Borgo, allora giovinetto,
    e la pose in una sua cappella nella chiesa di S. Domenico da Fiesole:
    nella quale tavola sono i Magi che adorano Gesù Cristo in grembo
15   alla Madre, et in un canto è il suo ritratto di naturale che lo somiglia
    assai. Fece poi per madonna Alfonsina, moglie di Piero de' Medici,
    una tavola che fu posta per voto sopra l'altar della capella de' Mar-
    tiri nella chiesa di Camaldoli di Firenze, nella qual tavola fece S.
    Arcadio crucifisso et altri martiri con le croci in braccio, e due figure
20   mezze coperte di panni et il resto nudo, e ginocchioni con le croci in
    terra; et in aria sono alcuni puttini con palme in mano. La quale ta-
    vola, che fu fatta con molta diligenza e condotta con buon giudizio
    nel colorito e nelle teste, che sono vivaci molto, fu posta in detta
    chiesa di Camaldoli: ma essendo quel monasterio per l'assedio di
25   Firenze tolto a que' padri romiti, che santamente in quella chiesa ce-
    lebravano i divini ufficii, e poi data alle monache di S. Giovannino
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Edizione Torrentiniana
    una tavola di ritratto, simile a quella che Lorenzo aveva fatta nelle
    Monache di Santa Chiara, dentrovi la Natività di Cristo, non manco
    buona che quella di Lorenzo. Così in un pilastro ch'è in chiesa di San
30   Michele in Orto si vede, per l'Arte de' Vinattieri, un San Martino a olio
    figurato da vescovo, il quale gli diede nome di bonissimo maestro. Ebbe
    Giovanni Antonio di continuo in venerazione l'opere e la maniera di
    fra' Bartolomeo di San Marco, e fortemente a esse cercò nel colorito
    d'accostarsi. Fece per madonna Alfonsina, moglie di Piero de' Medici,
35   una tavola posta nella chiesa di Camaldoli di Fiorenza, dentrovi Santo
    Arcadio crocifisso et altri martiri con le croci in braccio, e due ginocchio-
    ni; nella quale sono alcuni fanciulli che portano loro le palme, che di
    colorito sono bellissimi e di grazia. Fece molti quadri per le case de'
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