Volume 4

Edizione Giuntina
    un Mercurio che vola in aria per ogni lato, oltre a molte altre cose
    tutte ingegnose. La qual opera piacque sopra modo a tutta la città
    di Vinezia, e fu per ciò Pordenone più lodato che altro uomo che
    mai in quella città avesse insino allora lavorato.
5   Ma fra l'altre cose che fecero a costui mettere incredibile studio
    in tutte le sue opere, fu la concorrenza dell'eccellentissimo Tiziano;
    perché mettendosi a gareggiare seco, si prometteva, mediante un
    continuo studio e fiero modo di lavorare a fresco con prestezza,
    levargli di mano quella grandezza che Tiziano con tante belle opere
10   si aveva acquistato, aggiugnendo alle cose dell'arte anco modi straor-
    dinarii, mediante l'esser affabile e cortese, e praticar continuamente
    a bella posta con uomini grandi col suo essere universale e mettere
    mano in ogni cosa. E di vero questa concorrenza gli fu di giovamento,
    perché ella gli fece mettere in tutte l'opere quel maggiore studio e
15   diligenza che potette, onde riuscirono degne d'eterna lode. Per que-
    ste cagioni adunque gli fu dai soprastanti di S. Rocco data a dipi-
    gnere in fresco la capella di quella chiesa con tutta la tribuna. Per
    che messovi mano, fece in quest'opera un Dio Padre nella tribuna
    et una infinità di fanciulli che da Esso si partono con belle e variate
20   attitudini. Nel fregio della detta tribuna fece otto figure del Testa-
    mento Vecchio, e negl'angoli i quattro Evangelisti, e sopra l'altar
    maggiore la Trasfigurazione di Cristo; e ne' due mezzi tondi dalle
    bande sono i quattro Dottori della Chiesa. Di mano del medesimo
    sono a mezza la chiesa due quadri grandi: in uno è Cristo che risana
25   una infinità d'infermi, molto ben fatti, e nell'altra è un San Cristoforo
    che ha Gesù Cristo sopra le spalle. Nel tabernacolo di legno di detta
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Edizione Torrentiniana
    belle particularità - che gira per ogni lato. La quale opera fu di tanto
    grido e di tanta fama in quella città, che tirò a sé gli animi di tutta Vi-
    negia, lodandolo e magnificandolo sopra ogni altro pittore che in quella
30   mai lavorasse. Onde per tal cagione dai soprastanti di San Rocco gli
    fu data a dipignere a fresco la cappella di quella chiesa con tutta la tri-
    buna. E nel vero che di fierezza, di pratica, di vivacità e di terri-
    bilità non ho mai visto meglio che le cose da lui dipinte, né fu mai chi
    nel muro con tanta prestezza lavorasse. Fece in questa opera uno Dio
35   Padre nella tribuna, et una infinità di fanciulli che da Esso si partono
    con molte belle e variate attitudini. Per il che gli fu fatto dipignere il
    tabernacolo di legno dove si conservano le argenterie, nel quale fece un
    San Martino a cavallo con molti poveri che porgono vóti sotto una prospettiva,
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