Volume 4

Edizione Giuntina
    che è tenuto buona pittura. Finalmente costui per certe quistioni fu
    forzato, per viver in pace, partirsi di Udine, e come fuoruscito starsi
    in Civitale. Ebbe Bastiano la maniera cruda e tagliente: per che si
    dilettò assai di ritrarre rilievi e cose naturali a lume di candela.
5   Fu assai bello inventore, e si dilettò molto di fare ritratti di naturale,
    belli invero e molto simili; et in Udine fra gl'altri fece quello di
    messer Raffaello Belgrado, e quello del padre di messer Giovambat-
    tista Grassi pittore et architettore eccellente, dalla cortesia et amo-
    revolezza del quale avemo avuto molti particolari avisi delle cose che
10   scriviamo del Friuli. Visse Bastianello circa anni quaranta.
    Fu ancora discepolo di Pellegrino, Francesco Floreani da Udine,
    che vive et è bonissimo pittore et architetto; sì come è anco Antonio
    Floriani suo fratello più giovane, il quale, per le sue rare qualità in
    questa professione, serve oggi la cesarea Maestà di Massimiano im-
15   peratore. Delle pitture del qual Francesco Floriani si videro alcune,
    due anni sono, nelle mani del detto imperatore, allora re; cioè una
    Giuditta che ha tagliato il capo a Oloferne, fatta con mirabile giu-
    dizio e diligenza; e appresso del detto, è di mano del medesimo un
    libro disegnato di penna, pieno di belle invenzioni, di fabriche,
20   teatri, archi, portici, ponti, palazzi, et altre molte cose d'architettura
    utili e bellissime.
    Gensio Liberale fu anch'egli discepolo di Pellegrino, e fra l'altre
    cose imitò nelle sue pitture ogni sorte di pesci eccellentemente. Co-
    stui è oggi al servizio di Ferdinando arciduca d'Austria in bonissimo
25   grado, e meritamente, per essere ottimo pittore.
    Ma fra i più chiari e famosi pittori del paese del Friuli, il più raro
    e celebre è stato ai giorni nostri, per avere passato di gran lunga i
    sopradetti nell'invenzione delle storie, nel disegno, nella bravura,
    nella pratica de' colori, nel lavoro a fresco, nella velocità, nel rilievo
30   grande, et in ogni altra cosa delle nostre arti, Giovanni Antonio
    Licinio, da altri chiamato Cuticello. Costui nacque in Pordenone,
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Edizione Torrentiniana
    segue nell'arte la perfezzione nelle pitture, e negli artefici una continua
    tema di biasmo che si spera quando ciò non si fa, la quale diminuisce
    di fama quei che più la cercano, come di continuo mentre che visse cercò
35   Giovanni Antonio da Pordenone di Friuli, che ebbe in Vinegia grandis-
    sima concorrenza con Tiziano da Cador; il quale per avere da natura
    uno istinto di divinità nelle sue pitture, e con bellissima maniera di di-
    segno e più di colorito lavorate, non poté mai Giovanni Antonio superare
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