Volume 4

Edizione Giuntina
    né d'animo né di giudizio; onde si acquistò tanto nome, che
    ancorché in Napoli fusse tenuto scultore maraviglioso e di tutti mi-
    gliore Giovanni da Nola, egli nondimeno lavorò mentre Giovanni
    visse a sua concorrenza, ancorché Giovanni fusse già vecchio et aves-
5   se in quella città, dove molto si costuma fare le capelle e le tavole di
    marmo, lavorato moltissime cose. Prese dunque Girolamo per con-
    correnza di Giovanni a fare una capella in Monte Oliveto di Napoli,
    dentro la porta della chiesa a man manca, dirimpetto alla quale ne
    fece un'altra dall'altra banda Giovanni del medesimo componimento.
10   Fece Girolamo nella sua una Nostra Donna quanto il vivo, tutta
    tonda, che è tenuta bellissima figura. E perché misse infinita diligen-
    za nel fare i panni, le mani, e spiccare con straforamenti il
    marmo, la condusse a tanta perfezzione che fu openione che egli
    avesse passato tutti coloro che in Napoli avevano adoperato al suo
15   tempo ferri per lavorare di marmo; la qual Madonna pose in mezzo
    a un S. Giovanni et un San Piero, figure molto bene intese e con
    bella maniera lavorate e finite, come sono anco alcuni fanciulli che
    sono sopra queste collocati. Fece oltre ciò nella chiesa di Capella,
    luogo de' monaci di Monte Oliveto, due statue grandi di tutto rilievo,
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Edizione Torrentiniana
20   concorrenza non esser minore e di animo più securo; et in tale opera
    tanto con amore operò, che salito in alto crebbe molto di grido. Di ma-
    niera che in Napoli, essendo tenuto per iscultore maraviglioso e di tutti
    il migliore Giovanni da Nola, che già vecchio infinitissime opere aveva
    lavorate per Napoli, attesoché quella città molto costuma fare di marmi
25   lavorati le cappelle e gli ornamenti di esse, prese Girolamo per concor-
    renza di esso Giovanni a fare una cappella in Monte Oliveto di Napoli,
    dentro la porta della chiesa a man manca entrando in chiesa, et un'altra
    ne fece da l'altra banda Giovanni da Nola, del medesimo componimento
    che era quella. Quivi fece Girolamo una Nostra Donna quanto il vivo,
30   tutta tonda, che è tenuta bellissima figura; e quella con infinita diligenza
    ne' panni, mani e straforamenti di spiccare il marmo condusse a perfez-
    zione, tanto che veramente meritò pregio di aver passato tutti coloro
    che di Napoli adoperaron ferri per lavorar di marmi. Fecevi ancora un
    San Giovanni et un San Pietro, figure molto bene intese e con mirabil
35   maniera lavorate e pulitissimamente finite, e similmente alcuni fanciulli
    che sopra vi sono. La quale opera fu cagione di levarlo al cielo con la
    fama, meritamente donatagli dagli artefici e da tutti i signori neapoli-
    tani. Fece oltra ciò nella chiesa di Cappella due statue grandi di tutto
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