Volume 4

Edizione Giuntina
    in una storia pur di marmo, la sua venuta a Roma et il popolo roma-
    no che va a incontrarlo e l'adora. Intorno poi sono, in quattro nicchie,
    quattro Virtù di marmo: la Giustizia, la Fortezza, la Pace e la Pru-
    denza, tutte condotte con molta diligenza dalla mano di Michelagnolo
5   e dal consiglio di Baldassarre. Bene è vero che alcune delle cose che
    sono in quell'opera furono lavorate dal Tribolo scultore fiorentino,
    allora giovanetto: e queste fra tutte furono stimate le migliori. E
    perché Michelagnolo con sottilissima diligenza lavorò le cose minori
    di quell'opera, le figure piccole che vi sono meritano di essere più
10   che tutte l'altre lodate. Ma fra l'altre cose vi sono alcuni mischî con
    molta pulitezza lavorati e commessi tanto bene che più non si può
    desiderare. Per le quali fatiche fu a Michelagnolo dal detto cardinale
    donato giusto et onorato premio, e poi sempre carezzato mentre che
    visse; e nel vero a gran ragione, perciò che questa sepoltura e grati-
15   tudine non ha dato minor fama al cardinale che a Michelagnolo si
    facesse nome in vita e fama dopo la morte. La quale opera finita,
    non andò molto che Michelagnolo passò da questa all'altra vita, d'an-
    ni cinquanta incirca.
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Edizione Torrentiniana
    come più valente, fu data la cura del disegno per l'architettura di detta
20   opera, che di marmo dovea farsi; il quale, come amico di Michele Agnolo,
    gli mise animo che pigliasse tal cosa: laonde Michele Agnolo inanimito
    prese il lavoro, e continuando, tra le fatiche sue et i disegni di Baldas-
    sarre e lo aiuto di molti, felicemente lo condusse. Lavorò molte cose che
    in tale opera sono il Tribolo fiorentino, allora giovane, le quali fra tutte
25   furono stimate le migliori. E perché Michele Agnolo con sottilissima
    diligenza lavorò minutamente tale opera, è tenuta perciò de le figure,
    che piccole sono, lavoro molto lodato, avvengaché vi sono, fra l'altre
    cose bellissime, pietre mischie con grandissima pulitezza lustrate, e le
    commettiture di tale opera con sommo amore et accuratezza murate.
30   Laonde fu primieramente dal cardinale alle fatiche sue donato giusto
    et onorato premio, et obligo infinito gli portò mentre visse, attesoché
    questa sepoltura non ha dato minor fama alla gratitudine del cardinale,
    che alle fatiche di Michele Agnolo si facesse nome in vita e dopo la
    morte. Fu posto in opera tal cosa poco dopo la morte di Adriano, né
35   dopo molto tempo passò Michele Agnolo di questa all'altra vita, d'età
    d'anni cinquanta incirca.
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