Volume 4

Edizione Giuntina
    figliuola del gran Lorenzo Vecchio de' Medici e sorella di Leone,
    allogata a Baccio Bandinelli scultor fiorentino, che ne aveva, vivendo
    Clemente, fatto i modelli. Per la qual cosa Alfonso mezzo fuor di sé,
    posta giù l'alterezza, deliberò tornarsene a Bologna; et arrivato a
5   Fiorenza, donò al duca Alessandro una bellissima testa di marmo
    d'un Carlo Quinto imperatore, la quale è oggi in Carrara, dove fu
    mandata dal cardinale Cibo, che la cavò alla morte del duca Ales-
    sandro della guardaroba di quel signore. Era in umore il detto Duca,
    quando arrivò Alfonso in Fiorenza, di farsi ritrarre: perché avendolo
10   fatto Domenico di Polo, intagliatore di ruote, e Francesco di Giro-
    lamo dal Prato in medaglia, Benvenuto Cellini per le monete, e di
    pittura Giorgio Vasari aretino e Iacopo da Puntormo, volle che anco
    Alfonso lo ritraesse; per che avendone egli fatto uno di rilievo molto
    bello e miglior assai di quello che avea fatto il Danese da Carrara,
15   gli fu dato commodità, poiché ad ogni modo voleva andar a Bologna,
    di farne là un di marmo simile al modello. Avendo dunque Alfonso
    ricevuto molti doni e cortesie dal duca Alessandro, se ne tornò a
    Bologna; dove essendo anco per la morte del cardinale poco contento,
    e per la perdita delle sepolture molto dolente, gli venne una rogna
20   pestifera et incurabile, che a poco a poco l'andò consumando, finché,
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Edizione Torrentiniana
    che Baccio Bandinelli scultor fiorentino facesse tale opra, per averne
    egli fino in vita di Clemente fatto i modelli. Per la qual cosa Alfonso
    mez[z]o fuor di sé, posta giù l'alterezza, si dispose ritornarsene a Bolo-
    gna. Onde da Roma partito et in Fiorenza arrivato, fece riverenza al
25   duca Alessandro, e gli donò una bellissima testa di marmo che aveva fatto
    per il cardinale, la quale è oggi in guardarobba del duca Cosimo; e
    prese assunto di ritrarre il Duca, il quale era allora in uno umore che si
    fece ritrarre a orefici fiorentini e forestieri ancora: fra i quali lo ritrasse
    Domenico di Polo intagliator di ruote, Francesco di Girolamo da Prato
30   in medaglie, e Benvenuto per le monete, così di pittura Giorgio Vasari
    aretino et Iacopo da Puntormo, che fece un ritratto certo bellissimo;
    di rilievo lo fece il Danese da Carrara, et altri infiniti. Ma quello che
    avanzò tutti fu Alfonso, perché gli fu dato comodità, poi che e'
    voleva andare a Bologna, che egli ne facesse uno di marmo come il
35   modello. Perciò rimunerò il duca Alessandro Alfonso, et egli a Bologna
    se ne tornò; dove essendo già per la morte del cardinale poco contento,
    e per la perdita della sepoltura molto dolente, gli venne un male di rogna
    pestifera et incurabile, che a poco a poco l'andò consumando, finché egli,
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