Volume 4

Edizione Giuntina
    in una testa di marmo il ritratto naturale di papa Clemente
    Settimo, e poco appresso quello di Giuliano de' Medici padre di
    detto cardinale: ma questa non restò del tutto finita. Le quali teste
    furono poi vendute in Roma e da me comperate a requisizione del
5   magnifico Ottaviano de' Medici con alcune pitture, et oggi dal si-
    gnor duca Cosimo de' Medici sono state poste nelle stanze nuove
    del suo palazzo, nella sala dove sono state fatte da me, nel palco e
    nelle facciate, di pittura tutte le storie di papa Leone Decimo; sono
    state poste, dico, in detta sala sopra le porte fatte di quel mischio
10   rosso che si truova vicino a Fiorenza, in compagnia d'altre teste
    d'uomini illustri della casa de' Medici.
    Ma tornando ad Alfonso, egli seguitò poi di fare di scultura al
    detto cardinale molte cose, che per essere state piccole si sono smar-
    rite. Venendo poi la morte di Clemente, e dovendosi fare la sepoltura
15   di lui e di Leone, fu ad Alfonso allogata quell'opera dal cardinale
    de' Medici. Per che avendo egli fatto sopra alcuni schizzi di Miche-
    lagnolo Buonarroti un modello con figure di cera, che fu tenuta
    cosa bellissima, se n'andò con danari a Carrara per cavare i marmi.
    Ma essendo non molto dopo morto il cardinale a Itri, essendo partito
20   di Roma per andar in Africa, uscì di mano ad Alfonso quell'opera,
    perché da' cardinali Salviati, Ridolfi, Pucci, Cibo e Gaddi, commes-
    sarii di quella, fu ributtato, e dal favore di madonna Lucrezia Salviati,
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Edizione Torrentiniana
    di marmo bellissima, nella quale di naturale ritrasse papa Clemente VII,
    e grandissimi doni per quella ricevette, et ancora un Giuliano de' Medici
25   padre del cardinale, che non fu finita. Le quali furono vendute a Ro-
    ma e da me comperate a requisizione del magnifico Ottaviano de'
    Medici con altre pitture, et oggi dal duca Cosimo de' Medici sono poste
    nella villa di Castello sopra certe porte.
    Venne in quel tempo la morte di papa Clemente, e fu necessario far
30   la sepoltura di Leone e la sua; per il che Alfonso ebbe a far tal lavoro
    dal cardinale de' Medici. Onde furono fatti alcuni schizzi de l'ordine da
    Michele Agnolo Buonarroti, et Alfonso fece un modello sopra quelli
    con figure di cera, che fu tenuto cosa bellissima; e preso danari andò
    a Carrara per cavar marmi. Ma non andò molto che il cardinale,
35   partito di Roma per andare in Africa, morì ad Itri; onde Alfonso rimaso
    in tale opra intricato, fu da que' cardinali che erano commissarii di
    tale opera ributtato, i quali furono Salviati, Ridolfi, Pucci, Cibo e
    Gaddi, talché per il favore di madonna Lucrezia de' Salviati fu ordinato
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