Volume 4

Edizione Giuntina
    quello apparato gl'ornamenti della porta di S. Petronio, fu in tanta
    considerazione, per essere il primo che introducesse il buon modo di
    fare ritratti di naturale in forma di medaglie, come si è detto, che
    non fu alcun grande uomo in quelle corti per lo quale egli non lavo-
5   rasse alcuna cosa con suo molto utile et onore. Ma non si conten-
    tando della gloria e utile che gli veniva dal fare opere di terra, di
    cera e di stucco, si mise a lavorar di marmo, et acquistò tanto in
    alcune cose di non molta importanza ch'e' fece, che gli fu dato a lavo-
    rare in San Michele in Bosco fuori di Bologna la sepoltura di Ramaz-
10   zotto, la quale gli acquistò grandissimo onore e fama. Dopo la quale
    opera fece nella medesima città alcune storiette di marmo di mezzo
    rilievo all'arca di San Domenico nella predella dell'altare. Fece si-
    milmente per la porta di San Petronio in alcune storiette di marmo,
    a man sinistra entrando in chiesa, la Resurrezzione di Cristo, molto
15   bella. Ma quello che ai Bolognesi piacque sommamente fu la morte
    di Nostra Donna, in figure tonde di mistura e di stucco molto forte,
    nello Spedale della Vita nella stanza di sopra; nella quale opera è
    fra l'altre cose maraviglioso il Giudeo che lascia appiccate le mani al
    cataletto della Madonna. Fece anco della medesima mistura nel pa-
20   lazzo publico di quella città, nella sala di sopra del governatore, un
    Ercole grande che ha sotto l'Idra morta; la quale statua fu fatta a
    concorrenza di Zacheria da Volterra, il quale fu di molto superato
    dalla virtù et eccellenza d'Alfonso. Alla Madonna del Baracane fece
    il medesimo due Angeli di stucco che tengono un padiglione di
25   mezzo rilievo; et in San Giuseppo nella nave di mezzo, fra un arco
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Edizione Torrentiniana
    fu tenuto, che continuando in quello, a luce fuor di Ferrara sua patria
    in Bologna pervenne; nella quale fece in San Michele in Bosco la sepol-
    tura di Ramazzotto, onde acquistò grandissimo nome. Fece simil-
    mente in quella città alcune storiette di marmo di mez[z]o rilievo all'arca
30   di San Domenico nella predella dello altare, le quali grandissima ripu-
    tazione gli diedero. Per che continuando, fece alcune altre storiette per
    la porta di San Petronio, a man sinistra all'entrare di chiesa, con una
    Resuressione di Cristo lavorata di marmo. Ma quello ch'a' Bolognesi fu
    grato e gli donò nome d'eccellente, fu una opera di mistura d'uno stucco
35   molto forte, nel quale fece la morte di Nostra Donna, con gli Apostoli
    in figure tonde, e col Giudeo che lascia appiccate le mani al cataletto
    della Madonna: la quale opera si vede nello Spedal della Morte, su la
    piazza di San Petronio, nella stanza di sopra. Certamente in questa
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