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ALFONSO LOMBARDI FERRARESE. |
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SCULTORE |
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Egli non è dubbio alcuno nelle persone sapute che la eccellenza del far |
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loro non sia tenuta qualche tempo ascosa e dalla fortuna abbat[t]uta: ma |
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il tempo fa talora venire a luce la verità insieme con la virtù, che delle |
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fatiche passate e di quelle che vengono gli remunera con onore, e son |
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quegli che valenti e maravigliosi fra gli artefici nostri teniamo. Perciò |
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che è necessario in ogni professione che la povertà negli animi nobili |
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combatta di continuo, e massimamente negli anni che il fiore della gio- |
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vanezza di coloro che studiano fa deviare, o per cagione d'amore o per |
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altri piaceri che lo animo dilettano e la dolcezza della figura pascono; |
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le quali dolcezze, passato la prima scorza, più oltre al buono non pene- |
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trano, ma in amaritudine si convertono. Non fanno già così le virtù |
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che si imparano, le quali di continuo, in quelle operando, ti pongono in |
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cielo, e per l'ambizione della fama e della gloria in sublime et onorato |
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grado vivo e morto ti mantengono. Questo lo provò Alfonso Ferrarese |
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nella sua giovanezza, che di stucchi di cera fece ritratti di naturale |
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infinitissimi in medagliette piccole, et in tai cose sì raro et eccellente |