Volume 4

Edizione Giuntina
    Di queste la prima è suor Plautilla, monaca et oggi priora nel
    monasterio di S. Caterina da Siena in Fiorenza in sulla piazza di San
    Marco, la quale cominciando a poco a poco a disegnare et ad imitar
    coi colori quadri e pitture di maestri eccellenti, ha con tanta diligenza
5   condotte alcune cose che ha fatto maravigliare gl'artefici. Di mano
    di costei sono due tavole nella chiesa del detto monasterio di S.
    Caterina; ma quella è molto lodata dove sono i Magi che adorano
    Gesù. Nel monasterio di S. Lucia di Pistoia è una tavola grande nel
    coro, nella quale è la Madonna col Bambino in braccio, San Tom-
10   maso, S. Agostino, S. Maria Maddalena, S. Caterina da Siena, S.
    Agnese, S. Caterina martire e S. Lucia; et un'altra tavola grande di
    mano della medesima mandò di fuori lo spedalingo di Lemo. Nel
    reffettorio del detto monasterio di S. Caterina è un Cenacolo grande,
    e nella sala del lavoro una tavola di mano della detta; e per le case
15   de' gentiluomini di Firenze tanti quadri che troppo sarei lungo a
    voler di tutti ragionare. Una Nunziata in un gran quadro ha la mo-
    glie del signor Mondragone spagnuolo; et un'altra simile ne ha ma-
    donna Marietta de' Fedini. Un quadretto di Nostra Donna
    è in S. Giovannino di Firenze; e una predella d'altare è in S. Maria
20   del Fiore, nella quale sono istorie della vita di S. Zanobi, molto belle.
    E perché questa veneranda e virtuosa suora, inanzi che lavorasse
    tavole et opere d'importanza, attese a far di minio, sono di sua mano
    molti quadretti belli affatto in mano di diversi, dei quali non accade
    far menzione. Ma quelle cose di mano di costei sono migliori che
25   ella ha ricavato da altri, nelle quali mostra che arebbe fatto cose ma-
    ravigliose se, come fanno gl'uomini, avesse avuto commodo di stu-
    diare et attendere al disegno e ritrarre cose vive e naturali. E che ciò
    sia vero, si vede manifestamente in un quadro d'una Natività di Cri-
    sto ritratto da uno che già fece il Bronzino a Filippo Salviati. Simil-
30   mente il vero di ciò si dimostra in questo, che nelle sue opere i
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Edizione Torrentiniana
    nei nostri tempi; e per onorarla pure di qualche memoria, le fu posto
    alla sepoltura il seguente epitaffio:
    SI QUANTUM NATURAE ARTIQUE PROPERTIA TANTUM
    FORTUNAE DEBEAT MUNERIBUSQUE VIRUM,
35   QUAE NUNC MERSA IACET TENEBRIS IN GLORIA LAUDE
    AEQUASSET CELEBRES MARMORIS ARTIFICES,
    ATTAMEN INGENIO VIVIDO QUOD POSSET ET ARTE
    FOEMINEA OSTENDUNT MARMORA SCULPTA MANU.
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