Volume 4

Edizione Giuntina
    sempre la sconfortò e sempre ne disse male agli Operai, e fece tanto
    il maligno che il suo lavoro le fu pagato un vilissimo prezzo. Fece
    ancor ella due Agnoli di grandissimo rilievo e di bella proporzione,
    ch'oggi si veggono, contra sua voglia però, nella medesima fabbrica.
5   All'ultimo costei si diede ad intagliar stampe di rame, e ciò fece
    fuor d'ogni biasimo e con grandissima lode. Finalmente, alla povera
    innamorata giovane ogni cosa riuscì perfettissimamente, eccetto il
    suo infelicissimo amore.
    Andò la fama di così nobile et elevato ingegno per tutt'Italia, et
10   all'ultimo pervenne agli orecchi di papa Clemente VII, il quale, sù-
    bito che coronato ebbe l'imperatore in Bologna, domandato di lei,
    trovò la misera donna esser morta quella medesima settimana et
    esser stata sepolta nello Spedale della Morte, che così avea lasciato
    nel suo ultimo testamento. Onde al Papa, ch'era volonteroso di ve-
15   derla, spiacque grandissimamente la morte di quella, ma molto più
    a' suoi cittadini, li quali mentre ella visse la tennero per un grandis-
    simo miracolo della natura ne' nostri tempi.
    Sono nel nostro libro alcuni disegni di mano di costei fatti di
    penna e ritratti dalle cose di Raffaello da Urbino, molto buoni; et il
20   suo ritratto si è avuto da alcuni pittori che furono suoi amicissimi.
    Ma non è mancato, ancorché ella disegnasse molto bene, chi abbia
    paragonato Properzia non solamente nel disegno, ma fatto così bene
    in pittura com'ella di scultura.
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Edizione Torrentiniana
    e fece tanto il maligno che il suo lavoro le fu pagato un vilissimo prezzo.
25   Fece ancor ella due Agnoli di grandissimo rilievo e di bella proporzione,
    ch'oggi si veggono, contra la sua voglia però, nella medesima fabbrica.
    All'ultimo costei si diede ad intagliar stampe di rame, e ciò fece fuor
    d'ogni biasimo e con grandissima lode. Finalmente, alla povera inna-
    morata giovane ogni cosa riuscì perfettissimamente, eccetto il suo infeli-
30   cissimo amore.
    Andò la fama di così nobile et ellevato ingegno per tutt'Italia, et
    all'ultimo pervenne agli orecchi di papa Clemente VII, il quale, sùbito
    che coronato ebbe l'imperatore in Bologna, domandato di lei, trovò la
    misera donna esser morta quella medesima settimana et esser stata se-
35   polta nello Spedale della Morte, che così s'era lasciata per ultimo suo
    testamento. Onde al Papa, ch'era volunteroso di vederla, spiacque gran-
    dissimamente la morte di quella, ma molto più a' suoi cittadini, li quali
    mentre ella visse la tennero per un grandissimo miracolo della natura
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