Volume 4

Edizione Giuntina
    lo ionico, il corintio et il toscano; e la misura fu universale, sì
    nella architettura come nella scultura, fare i corpi delle figure retti,
    dritti, e con le membra organiz[z]ati parimente; et il simile nella pit-
    tura. Il disegno fu lo imitare il più bello della natura in tutte le figure,
5   così scolpite come dipinte: la qual parte viene dallo aver la mano
    e l'ingegno che raporti tutto quello che vede l'occhio in sul piano, o
    disegni o in su fogli o tavola o altro piano giustissimo et apunto;
    e così di rilievo nella scultura. La maniera venne poi la più bella
    dall'aver messo in uso il frequente ritrarre le cose più belle, e da
10   quel più bello, o mani o teste o corpi o gambe, aggiugnerle
    insieme e fare una figura di tutte quelle bellezze che più si poteva, e
    metterla in uso in ogni opera per tutte le figure, che per questo si
    dice esser bella maniera.
    Queste cose non l'aveva fatte Giotto né que' primi artefici, se
15   bene eglino avevano scoperto i principii di tutte queste difficoltà,
    e toccatele in superficie, come nel disegno, più vero che non era
    prima e più simile alla natura, e così l'unione de' colori et i com-
    ponimenti delle figure nelle storie, e molte altre cose de le quali
    abastanza s'è ragionato. Ma se bene i secondi agomentarono gran-
20   demente a queste arti tutte le cose dette di sopra, elle non erano
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Edizione Torrentiniana
    corintio et il toscano; e la misura fu universale, sì nella architettura
    come nella scultura, fare i corpi delle figure retti, diritti, e con le membra
    organiz[z]ati parimente; et il simile nella pittura. Il disegno fu lo imitare
    il più bello della natura in tutte le figure, così scolpite come dipinte:
25   la qual parte viene da lo avere la mano e l'ingegno che raporti tutto
    quello che vede l'occhio in sul piano, o disegni o in su fogli o
    tavola o altro piano giustissimo et apunto; e così di rilievo nella scultura.
    La maniera venne poi la più bella da l'avere messo in uso il frequente ri-
    trarre le cose più belle; e da quel più bello, o mani o teste o corpi o
30   gambe, agiugnerle insieme, e fare una figura di tutte quelle bellezze che
    più si poteva, e metterla in uso in ogni opera per tutte le figure, che per
    questo se dice ella essere bella maniera.
    Queste cose non l'aveva fatte Giotto né que' primi artefici, se bene
    eglino avevano scoperto i principii di tutte queste difficultà, e toccatele
35   in superficie, come nel disegno, più vero che e' non era prima e più simile
    alla natura, e così l'unione de' colori et i componimenti delle figure nelle
    storie, e molte altre cose de le quali abastanza s'è ragionato. Ma se ben
    i secondi augumentarono grandemente a queste arti tutte le cose dette di
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