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Furono i discepoli suoi infiniti, i quali chi poco e chi assai vi dimora- |
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rono per colpa non sua, ma della donna di esso, per le frequenti tribu- |
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lazioni ch'ella nel comandargli dava loro, non riguardando nessuno. |
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Fra i quali furono Iacopo da Puntormo, oggi eccellentissimo mae- |
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stro, Andrea Sguazzella, che in Francia ha lavorato un palazzo fuor di |
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Parigi, cosa molto lodata, tenendo sempre la maniera sua; il Solosmeo, |
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Pier Francesco di Iacopo di Sandro, il qual ha fatto in Santo Spirito |
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tre tavole; similmente Francesco Salviati, il quale in Roma alla Mise- |
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ricordia, Compagnia de' Fiorentini, et a Santa Maria de Anima de' |
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Tedeschi fece una cappella, e per Italia, e per Fiorenza al duca Cosimo |
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fece una sala bellissima a fresco; et insieme li fu compagno Giorgio |
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Vasari aretino, ancor ch'egli vi stessi poco: l'opere del quale, per es- |
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serne sparse per tutta Italia, non accade qui raccontarle, essendo molto |
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note. Simile Iacopo del Conte fiorentino, e Nannoccio, ch'è oggi in |
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Francia col cardinale di Tornon e lavora felicissimamente. Dolse la |
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perdita di Andrea molto al Tribolo scultore amicissimo suo, il quale |
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oggi ha fatto opere di scultura a Castello per il duca Cosimo, mol- |
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to onorate; et ancora similmente a Iacopo pittore, il quale mentre |
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ch'egli lavorò si valse di lui, come appare nelle opere sue, e massime nella |