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di cosa in cosa migliorando di sorte, che quanto più fusse vivuto, |
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sempre averebbe accresciuto miglioramento all'arte, perciò che me- |
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glio si va acquistando a poco a poco, andandosi col piede più sicuro |
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e fermo nelle difficultà dell'arte, che non si fa in volere sforzare la |
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natura e l'ingegno a un tratto. Né è dubbio che se Andrea si fusse |
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fermo a Roma, quando egli vi andò per vedere l'opere di Raffaello |
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e di Michelagnolo, e parimente le statue e le rovine di quella città, |
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che egli averebbe molto arric[c]hita la maniera ne' componimenti |
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delle storie et averebbe dato un giorno più finezza e maggior forza |
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alle sue figure: il che non è venuto fatto interamente se non a chi è |
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stato qualche tempo in Roma a praticarle e considerarle minutamen- |
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te. Avendo egli dunque dalla natura una dolce e graziosa maniera |
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nel disegno et un colorito facile e vivace molto, così nel lavorare |
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in fresco come a olio, si crede senza dubbio, se si fusse |
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fermo in Roma, che egli averebbe avanzati tutti gl'artefici del tempo |
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suo. Ma credono alcuni che da ciò lo ritraesse l'abondanza dell'opere |
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che vidde in quella città di scultura e pittura, e così antiche come |
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moderne, et il vedere molti giovani discepoli di Raffaello e d'altri |
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essere fieri nel disegno e lavorare sicuri e senza stento, i quali, come |
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timido che egli era, non gli diede il cuore di passare: e così facendosi |
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paura da sé, si risolvé per lo meglio tornarsene a Firenze, dove consi- |
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derando a poco a poco quello che avea veduto, fece tanto profitto |
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che l'opere sue sono state tenute in pregio et amirate, e, che è più, |
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imitate più dopo la morte che mentre visse; e chi n'ha le tien care, |
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e chi l'ha volute vendere n'ha cavato tre volte più che non furono |
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pagate a lui, attesoché delle sue cose ebbe sempre poco prezzo, sì |
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perché era, come si è detto, timido di natura, e sì perché certi maestri |
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di legname, che allora lavoravano le migliori cose in casa de' citta- |
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dini, non gli facevano mai allogare alcun'opera per servire gl'amici |
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loro se non quando sapevano che Andrea avesse gran bisogno, |
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nel qual tempo si contentava d'ogni pregio. Ma questo non toglie che |
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l'opere sue non siano rarissime e che non ne sia tenuto grandissimo |
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conto, e meritamente, per essere egli stato de' maggiori e migliori |
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maestri che siano stati insin qui. Sono nel nostro libro molti disegni |
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di sua mano, e tutti buoni, ma particolarmente è bello affatto quello |
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della storia che fece al Poggio, quando a Cesare è presentato il tri- |
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buto di tutti gl'animali orientali: il quale disegno, che è fatto di |
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chiaro scuro, è cosa rara et il più finito che Andrea facesse mai; |
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avengaché quando egli disegnava le cose di naturale per metterle in |
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opera, faceva certi schizzi così abbozzati, bastandogli vedere quello |