Volume 4

Edizione Giuntina
    morto, Domenico Conti pittore, che poi lo vendé a Niccolò Antinori,
    che lo tiene come cosa rara che ell'è veramente.
    Venne in questo mentre desiderio al magnifico Ottaviano de' Me-
    dici, vedendo quanto Andrea aveva in quest'ultimo migliorata la
5   maniera, d'avere un quadro di sua mano; onde Andrea, che deside-
    rava servirlo per esser molto obligato a quel signore che sempre
    aveva favorito i begli ingegni e particolarmente i pittori, gli fece in
    un quadro una Nostra Donna che siede in terra con un putto in su
    le gambe a cavalcione, che volge la testa a un San Giovannino, soste-
10   nuto da una S. Elisabetta vecchia, tanto ben fatta e naturale che par
    viva, sì come anco ogni altra cosa è lavorata con arte, disegno e dili-
    genza incredibile. Finito che ebbe questo quadro, Andrea lo portò a
    messer Ottaviano; ma perché, essendo allora l'assedio attorno a Fi-
    renze, aveva quel signore altri pensieri, gli rispose che lo desse a chi
15   voleva, scusandosi e ringraziandolo sommamente. Al che Andrea
    non rispose altro se non: «La fatica è durata per voi, e vostro sarà
    sempre». «Vendilo - rispose messer Ottaviano - e sérveti de' danari,
    perciò che io so quel che io mi dico». Partitosi dunque Andrea, se
    ne tornò a casa, né per chieste che gli fussino fatte volle mai dare il
- pagina 390 -

Edizione Torrentiniana
20   dopo la morte Domenico Conti pittore, che la vendé poi a Niccolò
    Antinori, che lo tiene per cosa rara, come egli è veramente.
    Aveva grandissimo desiderio il magnifico Ottaviano de' Medici di
    avere un quadro di sua mano in quell'ultimo, vedendo quanto egli aveva
    migliorato; per il che Andrea, che desiderava farli servizio, conoscendo
25   quanto gli fussi tenuto per i benefizii ricevuti e per avere avuto egli
    sempre in protezzione l'ingegni buoni nella pittura, deliberò servirlo.
    E fatto un quadro molto bello - dentrovi una Nostra Donna che siede
    in terra con un putto in su le gambe a cavalcione, svoltando la testa a
    un San Giovanni anche egli fanciullo, il qual è sostenuto da una vecchia
30   figurata per una Santa Elisabetta, molto viva e naturale -, con ogni mi-
    nuzia e diligenzia et arte, disegno e grazia lo lavorò. E per lo assedio
    andato a trovarlo, dicendoli come li aveva finito il quadro, gli rispose
    messer Ottaviano che lo dessi a chi e' voleva, che per essere in que'
    frangenti et a pericol della vita, et avendo occupato l'animo a altro che
35   pitture, lo scusassi, e che lo ringraziava. Andrea non rispose altro se
    non: «La fatica è durata per voi, e vostro sarà sempre: se non lo volete
    ora, ve lo serberò». «Vendilo e serviti de' danari, - rispose messer Otta-
    viano - ché so quel che mi dico». Partissi Andrea, e lo serbò fin fatto
- pagina 390 -
pagina precedentepagina successiva