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poi papa Clemente, simile a quella di Raffaello, che fu molto bella, e fu |
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poi da esso messer Ottaviano donata al vescovo vecchio de' Marzi. |
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Era in questo tempo messer Baldo Magini da Prato desideroso far |
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fare alla Madonna delle Carcere in quel castello una tavola di pittura |
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bellissima, avendo egli fatto fare per memoria sua un ornamento di |
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marmo molto onorato, dove egli voleva collocare quella; e fra molti |
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maestri buoni che gli furon posti innanzi, ancor ch'egli non se ne inten- |
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dessi, fu Andrea come più celebrato et invero più sperimentato degli |
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altri. Avvenne che un Niccolò Soggi Sansovino, il quale aveva in Prato |
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amicizia con amici di messer Baldo, era messo molto innanzi per que- |
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st'opera, e che non si poteva migliorare e la dessino a lui; et egli conve- |
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nuto con esso di far molto più perfettamente che gli altri, li prometteva |
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servirlo. Fu mandato per Andrea a Fiorenza, che cavalcato a Prato |
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con Domenico Puligo e con altri suoi amici pittori, credendo per |
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un suo disegno fatto perciò dovere avere l'opera, trovò che Niccolò |
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aveva rivolto l'animo di messer Baldo: e così in presenzia sua Niccolò |
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disse a Andrea che giucherebbe seco ogni somma di danari a far qualcosa |
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di pittura, e chi fusse meglio tirassi. Andrea, che sapeva quanto Niccolò |
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valesse a petto a lui, si rise della sua pazzia, et ancor che fussi di poco |