Volume 4

Edizione Giuntina
    più l'un giorno che l'altro facevano carezze e cortesie alla moglie,
    a lui et a tutta la brigata, si pose con grandissimo amore a lavorare
    quella tavola; nella quale fece un Cristo morto, pianto dalla Nostra
    Donna, S. Giovanni Evangelista e da una Madalena, in figure tanto
5   vive che pare ch'elle abbiano veramente lo spirito e l'anima. Nel
    S. Giovanni si scorge la tenera dilezzione di quell'apostolo, e l'amore
    della Madalena nel pianto, et un dolore estremo nel volto et attitu-
    dine della Madonna, la quale vedendo il Cristo, che pare veramente
    di rilievo in carne e morto, fa per la compassione stare tutto stupe-
10   fatto e smarrito San Pietro e San Paulo, che contemplano morto il
    Salvatore del mondo in grembo alla Madre. Per le quali maravigliose
    considerazioni si conosce quanto Andrea si dilettasse delle fini e
    perfezzioni dell'arte; e per dire il vero, questa tavola ha dato più
    nome a quel monasterio che quante fabriche e quante altre spese vi
15   sono state fatte, ancorché magnifiche e straordinarie. Finita la tavola,
    perché non era ancor passato il pericolo della peste, dimorò nel me-
    desimo luogo, dove era benissimo veduto e carezzato, alcune setti-
    mane. Nel qual tempo, per non si stare, fece non solamente una Visi-
    tazione di Nostra Donna e S. Lisabetta, che è in chiesa a man ritta
20   sopra il Presepio per finimento d'una tavoletta antica, ma ancora in
    una tela non molto grande una bellissima testa d'un Cristo, alquanto
    simile a quella che è sopra l'altare della Nunziata, ma non sì finita;
    la qual testa, che invero si può annoverare fra le buone cose che
    uscissero delle mani d'Andrea, è oggi nel monasterio de' monaci
25   degl'Angeli di Firenze, appresso il molto reverendo padre don An-
    tonio da Pisa, amator non solo degl'uomini eccellenti nelle nostre
    arti, ma generalmente di tutti i virtuosi. Da questo quadro ne sono
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Edizione Torrentiniana
    quell'opera: e ricevendo da quelle donne ogni di nuove carezze, egli con
    grandissimo amore si pose a lavorare quella tavola; nella quale fece un
30   Cristo morto, pianto dalla Nostra Donna, San Giovanni Evangelista e
    la Magdalena, figure che col fiato e con l'anima paion vive, oltra che si
    scorge quella tenera dilezzione di quello apostolo e l'amore della Mag-
    dalena nel pianto, oltra il dolore intenso nel volto et attitudine della
    Nostra Donna, la quale vedendo il Cristo, che par veramente di rilievo
35   in carne e morto, fa di terrore temere un San Piero e stupire un San
    Paulo che contemplano quella passione. La qual opera fa conoscere
    quanto egli si dilettassi delle fini e perfezzioni dell'arte; per il che
    più nome ha dato tal opera a quel munistero che quante fabbriche e
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