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per monsignor di San Biause, il quale lo fe' con ogni diligenzia per vedere |
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se fussi stato cagione di poter ricuperare la grazia persa con quel re, |
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il quale desiderava tornare a servire. Fece un quadro a Lorenzo Iacopi |
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ancora, molto di grandezza maggiore che l'usato, dentrovi una Nostra |
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Donna a sedere con il Putto in braccio; e così due altre figure che l'ac- |
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compagnano, le quali seggono in sun certe scalèe, che di disegno e colorito |
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son simili alle altre opere sue. |
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Venne l'anno MDXXIII che in Fiorenza fu una peste, et inoltre |
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per il contado in qualche luogo; et Andrea impaurito, non sapeva dove |
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ritirarsi. Lavorò un quadro bellissimo e molto lodato a Giovanni d'Ago- |
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stino Dini, dentrovi una Nostra Donna bellissima, ch'è oggi molto in |
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[pregio, stimata per le sue bellezze; e dopo questa a Cosimo Lapi |
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fece un ritratto di naturale molto vivo, che ne fu molto lodato. Era di- |
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venuto amicissimo suo Antonio Brancacci, il quale aveva interesse con |
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le monache di Luco in Mugello, le quali desiderose di avere una ta- |
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vola che fussi onorevole, Antonio ne ricercò Andrea; il quale accorda- |
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tosi seco, ordinarono che egli fuggissi la peste in Mugello da quelle |
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monache, et in mentre facessi questo lavoro. E così messosi in ordine, |
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menò seco la moglie et una figliastra, con la sorella di lei et un garzone, |
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et in Mugello se ne andorno; dove stando quietamente, messe mano in |