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mentre viveva, desiderava che Iacopo da Puntormo la finisse, |
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non poté far mai tanto che egli vi potessi pór mano: che nel vero ricevé |
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un torto grandissimo a restare imperfetta quella opera, sendo per co- |
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sa di villa la più bella sala del mondo. Ritornato in Fiorenza |
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Andrea fece in un quadro una mez[z]a figura ignuda di San Giovan |
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Batista, ch'è molto bella, la quale gli fu fatta fare da Giovan Maria Be- |
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nintendi, oggi appresso di lui. |
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Mentre le cose sue succedevano in questa maniera, ricordatosi alcuna |
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volta delle cose di Francia, sospirava grandemente; e s'egli avessi pen- |
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sato di potere avere perdono del fallo commesso, non è dubbio ch'egli vi |
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sarebbe con ogni suo sforzo ritornato. E così per tentare la fortuna, |
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pensando forse che per la virtù sua egli avessi a essere assoluto, si messe |
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giù e fece un quadro, dentrovi un San Giovan Batista mez[z]o ignudo |
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per mandarlo al gran maestro di Francia, acciò ch'egli fussi mezzano |
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con quel re a farli ritornare la grazia persa: ma sconfortato da' mercanti |
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non gliele mandò, anzi lo vendé al magnifico Ottaviano de' Medici, il |
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qual lo stimò sempre mentre ch'e' visse, insieme con due quadri di Nostre |
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Donne ch'egli fece d'una medesma maniera, oggi rimasti in casa sua. |
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Fece mettere mano Zanobi Bracci perché facessi un quadro, che servì |