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figliuol del re, nato di pochi giorni ch'era nelle fasce, che finito e presen- |
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tato al re, gli fe' dono di scudi 300 d'oro. E così seguitando il lavorare, |
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fece una Carità per il re, tenuta cosa molto rara, nella quale egli durò |
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molte fatiche; e dal re conosciuta, fu tenuta molto in pregio mentre ch'e' |
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visse. Ordinatoli appresso grossa provisione, lo confortava a starsi con |
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seco, che non gli mancherebbe cosa ch'egli desiderassi, piacendoli la pre- |
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stezza dell'operare di Andrea et un certo modo di bassezza che si con- |
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tentava d'ogni cosa che gli fussi data; et inoltre la corte se ne |
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satisfaceva molto. E così fece molti quadri et altre opere: e nel vero, |
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s'egli avessi considerato di dove e' partì e la sorte dove ella lo aveva |
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condotto, non è dubio ch'egli non fussi venuto, lasciando stare le ric- |
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chezze, in un grandissimo grado. Mentre ch'egli lavorava un quadro di |
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un San Girolamo in penitenzia per la madre del re, venne un giorno una |
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man di lettere, in fra molte che prima gli eron venute, mandate dalla |
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Lucrezia sua donna, rimasa in Fiorenza sconsolata per la partita sua; |
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et ancora che non li mancassi, e che Andrea avessi mandato danari e |
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dato commissione che si murassi una casa dietro alla Nunziata con |
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darle speranza di tornare ogni dì, non potendo ella aiutare i suoi come |
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faceva prima, scrisse con molta amaritudine a Andrea, e mostrandoli |
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quanto era lontano e che, ancora che le sue lettere dicessino ch'egli stessi |
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bene, non però restava mai di afflig[g]ersi e piagnere continuamente; et |
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avendo accomodato parole dolcissime, atte a sollevar la natura di quel |
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povero uomo che l'amava pur troppo, cercava sempre ricordarli alcune |