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con esso loro que' tre Re. La quale istoria è tutta simile all'altra |
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già detta di bontà, anzi nell'una e nell'altra superò se stesso, nonché |
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il Francia, che anch'egli la sua vi finì. |
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In questo medesimo tempo fece una tavola per la Badia di San |
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Godenzo, benefizio dei medesimi frati, che fu tenuta molto ben fatta. |
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E per i frati di San Gallo fece in una tavola la Nostra Donna annun- |
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ziata dall'Angelo, nella quale si vede un'unione di colorito molto |
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piacevole, et alcune teste d'Angeli che accompagnano Gabbriello, |
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con dolcezza sfumate e di bellezza d'arie di teste condotte perfetta- |
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mente; e sotto questa fece una predella Iacopo da Puntormo, allora |
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discepolo d'Andrea, il quale diede saggio in quell'età giovenile d'a- |
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vere a far poi le bell'opere che fece in Fiorenza di sua mano, prima |
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che egli diventasse, si può dire, un altro, come si dirà nella sua Vita. |
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Dopo fece Andrea un quadro di figure non molto grandi a Zano- |
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bi Girolami, nel quale era dentro una storia di Giuseppo figliuo- |
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lo di Iacob, che fu da lui finita con una diligenza molto conti- |
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nuata e perciò tenuta una bellissima pittura. Prese non molto do- |
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po a fare agl'uomini della Compagnia di Santa Maria della Neve, |
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dietro alle monache di Santo Ambrogio, in una tavolina tre figu- |
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re, la Nostra Donna, San Giovambatista e Santo Ambruogio; la |