Volume 4

Edizione Giuntina
    egli sgridando alcuni giuocatori che biastemma[va]no Dio e si ridevano
    di S. Filippo, facendosi beffe del suo ammonirgli, viene in un tempo
    una saetta dal cielo, e percosso un albero dove eglino stavano sotto
    all'ombra, ne uccide due e mette negl'altri incredibile spavento: al-
5   cuni con le mani alla testa si gettano sbalorditi innanzi, e altri si
    mettono gridando in fuga tutti spaventati; e una femmina, uscita di
    sé per lo tuono della saetta e per la paura, è in fuga, tanto naturale
    che pare ch'ella veramente viva; et un cavallo, scioltosi a tanto rumo-
    re e spavento, fa con i salti e con uno orribile movimento vedere
10   quanto le cose improvise e che non si aspettino rechino timore e
    spavento; nel che tutto si conosce quanto Andrea pensasse alla va-
    rietà delle cose ne' casi che avvengono, con avvertenze certamen-
    te belle e necessarie a chi esercita la pittura. Nella terza fece quando
    S. Filippo cava gli spiriti da dosso a una femmina, con tutte quelle
15   considerazioni che migliori in sì fatta azzione possono immaginarsi;
    onde recarono tutte queste storie ad Andrea onore grandissimo e fa-
    ma. Per che inanimito, seguitò di fare due altre storie nel medesimo
    cortile. In una faccia è San Filippo morto et i suoi frati intorno che
    lo piangono, et oltre ciò un putto morto, che toccando la bara dove
20   è San Filippo risuscita: onde vi si vede prima morto e poi risuscitato
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Edizione Torrentiniana
    alcuni giucatori che bestemmiavano Dio et uccellavano San Fi-
    lippo del suo ammonirgli, viene in un tempo una saetta dal cielo, e
    dato sopra un albero dove eglino stavano sotto a l'ombra, ne uccide due,
    e gli altri, chi con le mani alla testa sbalorditi si gettano innanzi, altri
25   si mettono in fuga gridando: dove fra l'altre figure è una femmina, dal
    tuono e dalla paura in fuga, uscita di sé, et un cavallo scioltosi, che sen-
    tendo lo strepito della saetta, con salti fa vedere quanto le cose im-
    provisamente paurose a chi non le spetta rechino timore e spavento;
    nella qual opera conosce chi la guarda quanto Andrea pensassi alla
30   varietà delle cose in un sol caso: avvertenzie certamente molto belle a
    chi esercita la pittura. La terza fece quando San Filippo cava lo spirito
    da dosso a una femmina. Le qual' istorie scopertesi, ne conseguì quella
    lode che meritamente si conveniva a una opera simil a quella. E seguitò
    Andrea, inanimito per la lode, due altre istorie nel cortile medesimo.
35   In una faccia quando San Filippo è nella bara morto et intorno e' suoi
    frati lo piangono, aggiuntovi un putto morto anch'egli, che nel farli toc-
    care la bara dove è San Filippo risuscita: et èvvi contrafatto e quando
    egli è morto e quando egli è vivo, con una arte molto vivace e molto
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