Volume 4

Edizione Giuntina
    anni; onde Piero gli pose grandissimo amore, e sentiva incredibile
    piacere nell'udire che quando aveva punto di tempo, e massimamente
    i giorni di festa, egli spendeva tutto il dì insieme con altri giovani
    disegnando alla sala del Papa, dove era il cartone di Michelagnolo
5   e quello di Lionardo da Vinci, e che superava, ancorché giovanetto,
    tutti gl'altri disegnatori che, terrazzani e forestieri, quasi senza fine
    vi concorrevano. In fra i quali piacque più che quella di tutti gl'altri
    ad Andrea la natura e conversazione del Francia Bigio pittore, e
    parimente al Francia quella d'Andrea; onde fatti amici, Andrea disse
10   al Francia che non poteva più sopportare la stranezza di Piero già
    vecchio, e che voleva perciò tòrre una stanza da sé; la quale cosa
    udendo il Francia, che era forzato a fare il medesimo perché Mariotto
    Albertinelli suo maestro aveva abbandonata l'arte della pittura, disse
    al suo compagno Andrea che anch'egli aveva bisogno di stanza, e
15   che sarebbe con comodo dell'uno e dell'altro ridursi insieme. Avendo
    essi addunque tolta una stanza alla piazza del Grano, condussero
    molte opere di compagnia, una delle quali furono le cortine che cuo-
    prono le tavole dell'altar maggiore de' Servi, le quali furono allogate
    loro da un sagrestano, strettissimo parente del Francia; nelle quali
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Edizione Torrentiniana
20   con tanta grazia, che Piero li pose un grandissimo amore. E così
    non restava, e le feste e quando aveva comodità, di andare a disegnare
    in compagnia di molti giovani alla sala del Papa, dove era il
    cartone di Michelagnolo Buonarroti e similmente quello di Lionardo da
    Vinci; et ancora che egli ci fussino disegnatori assai, e terraz[z]ani
25   forestieri, Andrea vi disegnò a paragone di molti, quantunque egli fusse
    giovanetto. Era fra gli altri disegnatori in questo luogo il Francia Bigio
    pittore, il quale era persona molto buona, che visto il modo del disegnare
    di Andrea, prese con esso strettissima pratica. E così conferitisi l'animo
    l'un de l'altro, Andrea disse che per la stranezza di Piero, che era già
30   vecchio, non lo poteva più sopportare e che voleva tòrre stanza da sé.
    Il Francia ancor egli ne aveva di bisogno, avendo Mariotto Albertinelli
    suo maestro abbandonato l'arte della pittura. E così fatto comune la
    volontà per venire da qualcosa nel mestiero, l'uno e l'altro tolsero alla
    piazza del Grano una stanza, e quivi ciascuno lavorando, condussero
35   molte opere insieme, fra le quali furono le cortine che cuoprono la tavola
    dell'altare maggiore de' Servi, che allogate gli furono da un sagrestano
    ch'era parente strettissimo del Francia; nelle quali dipinsero, in quella
    che volta inverso il coro una Nostra Donna annunziata da l'Angelo,
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