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adorna di marmi, nella quale Iacopo Sansovino fece di marmo |
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un San Iacopo di quattro braccia e mez[z]o, molto lodato; e Pellegrino |
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vi dipinse in fresco le storie di questo Apostolo, nelle quali si vede genti- |
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lissima aria a imitazione di Raffaello suo maestro, e bonissima forza e |
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componimento, le quali hanno sempre fatto conoscere Pellegrino per un |
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desto e garbato ingegno nella pittura. Fece in Roma in molti altri luoghi |
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opere da sé et in compagnia. E dopo la morte di Raffaello se ne tornò |
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a Modona, et in quella prese opere, e ne fece infinite; e fra l'altre a una |
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Confraternita di Battuti fece una tavola, nella quale è un San Giovanni |
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che battez[z]a Cristo, e quella lavorò a olio. Fece ancora nella chiesa de' |
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Servi un'altra tavola che a tempera da lui fu condotta, dentrovi San |
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Cosmo e Damiano e molte altre figure. Le quali opere, insieme con le |
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altre, furono cagione che egli prese moglie in Modona, e di quella ebbe |
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un figliuol maschio, il quale diede poi occasione alla morte del |
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padre. Dicono che venendo in quistione di parole con altri suoi compagni, |
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giovani modenesi, messo mano all'arme, il figliuolo di Pellegrino amazzò |
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un di quelli: onde fu portata la nuova di tal caso a Pellegrino, ch'era a |
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lavorare; il quale sbigottito, per soccorre il figliuolo, che non venisse |
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in mano della giustizia, si mise in via con dolore per trafugarlo, e non |