Volume 4

Edizione Giuntina
    dunque, affrontando Pellegrino, che non ebbe tempo a fuggire,
    tutti infuriati poiché non avevano potuto giugnere il figliuolo, gli
    diedero tante ferite che lo lasciarono in terra morto. Dolse molto ai
    Modanesi questo caso, conoscendo essi che per la morte di Pellegrino
5   restavano privi d'uno spirito veramente peregrino e raro.
    Fu coetaneo di costui Gaudenzio Milanese, pittore eccellente, pra-
    tico et espedito, il quale in fresco fece in Milano molte opere, e par-
    ticularmente ai frati della Passione un Cenacolo bellissimo, che per
    la morte sua rimase imperfetto. Lavorò anco a olio eccellentemente,
10   e di sua mano sono assai opere a Vercelli et a Veralla, molto stimate.
- pagina 338 -

Edizione Torrentiniana
    molto lontano da casa sua si scontrò negli armati parenti del morto gio-
    vane che cercavano del figliuolo di Pellegrino per farne le vendette
    sopra di lui; ma incontrandosi in Pellegrino, abbassarono l'armi, e con
    tanta furia lo assalirono, che egli non ebbe spazio né di fuggire né di
15   difendersi da loro; per il che pieno di ferite e morto lo lasciarono in
    terra. Dolse molto a' Modonesi questo caso sì strano dello aver tolto la
    vita a chi lor dava vita, nome e gloria con l'opre sue. Per che di tal per-
    dita sopra modo dolenti, diedero in Modona a Pellegrino onorato sepol-
    cro. E di costui ho io visto questo epitaffio:
20   EXEGI MONUMENTA DUO, LONGINQUA VETUSTAS
    QUAE MONUMENTA DUO NULLA ABOLERE POTEST.
    NAM QUOD SERVAVI NATUM PER VULNERA NOMEN
    PRAECLARUM VIVET TEMPUS IN OMNE MEUM.
    FAMA ETIAM VOLITAT TOTUM VULGATA PER ORBEM
25   PRIMAS PICTURAE FERME MIHI DEDITAS.
    Fu coetaneo di costui Gaudenzio Milanese, pittore eccellentissimo,
    pratico et espedito, che a fresco fece per Milano molte opere; e particu-
    larmente a' frati della Passione un Cenacolo bellissimo, che per la
    morte sua rimase imperfetto. Lavorò ancora ad olio eccellentemente, e
30   di suo sono assai opere a Vercelli et a Veralla, molto stimate da chi le
    possiede.
- pagina 338 -
pagina precedentepagina successiva